C’è una notizia drammatica per coloro che amano gli scooter, che dovranno abituarsi ad una dura realtà. Ecco i dettagli.
Oggi andreo ad affrontare un discorso davvero curioso, che riguarda gli amatissimi scooter. Infatti, a seguito di una decisione inattesa da parte del governo, una categoria di questi modelli potrebbe finire per sparire, e c’è da dire che tutti sono pronti a salutare con grande delusione un avvenimento di questo tipo.
Al giorno d’oggi, i marchi non guardano troppo alle tradizioni, ed in un momento di crisi di questo tipo, si punta a spingere su ciò che il cliente richiede, sacrificando anche dei veri e propri pezzi di storia. In tal senso, è stata appena resa nota una novità relativa al Codice della Strada, che andrà a dare una mazzata agli scooter di una certa cilindrata. Vediamo qual è la situazione che si è creata e quali sono gli sviluppi futuri.
Scooter, la notizia è di quelle sconcertanti
In questi giorni si parla molto di una grande novità che riguarda l’Italia, e che tornata d’attualità. Stiamo facendo riferimento al nuovo Codice della Strada, che andrà ad intervenire anche sugli scooter. Sia per essi che per le moto ci sarà una netta stretta sul fronte dell’utilizzo del telefono mentre si è alla guida, con la patente che vi verrà sospesa per 1-2 settimane, ma anche un aumento netto dell’importo delle multe nel caso in cui veniste pizzicati ad utilizzarlo in sella.
Tuttavia, c’è anche una notizia che riguarda più strettamente l’utilizzo in autostrada, con i 125 cc che presto verranno ammessi sulle grandi arterie. Pensate che l’Italia è l’unico paese in tutta l’Europa nel quale i veicoli di questa cilindrata non possono avere accesso ad autostrade e tangenziali, ma proprio in questo periodo le cose stanno finalmente cambiando.
Il cambiamento al Codice della Strada, salvo ribaltoni non previsti e clamorosi, dovrebbe essere ufficializzato entro l’estate 2024, per cui, tra pochi mesi. Tutti gli utenti maggiorenni in sella a scooter di cubatura superiore o uguale a 125 cc potranno andare in autostrada, oppure 6 kW se si tratta di modelli ad emissioni zero, che pian piano, nelle grandi città, stanno cercando di farsi largo.
A questo punto, per chi produce scooter sorge un interrogativo al quale occorrerà presto dare una risposta. Avrà senso continuare a produrre modelli di 150 cc di cilindrata o sarà meglio dire addio a questi progetti? Secondo quanto dichiarato da William Armuzzi, general manager della divisione italiana del marchio Honda, intervistato dal sito web “dueruote.it“, non bisogna commettere l’errore di agire troppo in fretta.
Infatti, a suo parere è sbagliato darli per morti sin da ora, ed è apparso convinto che il 150 cc non andrà a morire, almeno non da subito. Potrebbero essere in parecchi i clienti disposti ad investire ancora su di essi, anche se, per motivi di costi, molti andranno a rifugiarsi nei 125 cc. Di certo, chi ama performance migliori non tradirà la cilindrata più potente, per cui ci troveremo di fronte ad una bella sfida che sarà tutta da seguire.