La classifica della autostrade più care d’Italia ti sorprenderà: ci sono dei costi assurdi in proporzione ad alcuni tratti, che sarebbe meglio evitare
Spostarsi con l’automobile non è sempre il modo più conveniente di viaggiare, specie se si va incontro a delle spese davvero elevate per l’autostrada. Dando uno sguardo a questa classifica vi renderete conto di quali sono le zone da evitare con cura.
Viaggiare in auto è davvero conveniente in Italia? Con l’aumentare del prezzo dei carburanti è piuttosto complesso pensare di risparmiare scegliendo il trasporto autonomo su gomma, soprattutto se aggiungiamo anche i pedaggi autostradali. Ci sono dei tratti davvero molto cari, che andrebbero evitati con cura se si intende risparmiare. Ma qual è l’autostrada più cara d’Italia? Diciamo subito che è possibile fare due classifiche diverse, ovvero in base al costo di percorrenza per 10 km o suddividendo il prezzo per la lunghezza dell’autostrada stessa (una sorta di media ponderata al chilometro). Vediamole entrambi.
Secondo i dati diffusi dal sito Energia-Luce.it l’autostrada più cara d’Italia è l’A5 Torino-Monte Bianco. Ogni 10 km bisogna pagare la bellezza di 3,45 euro. A seguire troviamo l’A35 Brescia-Milano, con 2,35 euro ogni 10 km di strada percorsa. Poi c’è l’A36 Pedemontana Lombdarda, con circa 2,10 euro ogni 10 km. A seguire ci sono:
l’A32 Torino-Bardonecchia, con un costo di 1,9 euro ogni 10 km percorsi. L’A12, con un costo ogni 10 km di 1,8 euro. L’A4 Torino-Milano ogni 10 km di strada percorsa costa 1,7 euro. L’A10-A6 Torino-Savona-Ventimiglia, costo ogni 10 km percorsi pari a circa 1,5 euro. L’A15 Parma-La Spezia arriva a costare 1,5 euro ogni 10 km e infine l’A4 Passante di Mestre che viene sempre 1,5 euro per ogni 10 km di strada.
Autostrade, la classifica delle più care d’Italia: alcune sono da evitare accuratamente
Se invece andiamo a considerare la media del costo in base alla lunghezza dell’autostrada stessa ci troviamo di fronte ad una classifica leggermente diversa. Il podio verrebbe guidato dalla cosiddetta Brebemi, l’autostrada lunga 62,1 chilometri che collega Brescia e Milano, con una media di 2 euro ogni 10 chilometri.
A seguire l’A36, l’Autostrada pedemontana lombarda (Apl), lunga 21,8 chilometri, che non presenta caselli con il sistema Free Flow. In questo caso il costo è di 1,93 euro in media.
Terzo posto per l’autostrada della Valle d’Aosta (143,4 chilometri), che unisce Torino alla Francia attraverso il traforo del Monte Bianco. Fino a Courmayeur costa infatti mediamente 1,82 euro, escludendo il traforo, che da solo viene 53,20 euro.
Ovviamente non è sempre detto che le autostrade più costose siano anche le migliori, sia come struttura, sia come manutenzione. In molti casi, citando un sondaggio di Altroconsumo, gli automobilisti considerano dei tratti davvero troppo cari per quello che possono offrire a livello di qualità di viaggio (La Salerno-Reggio Calabria la fa sempre da padrone).