Anche se non tutti sembrano comprendere questo passaggio, chi si muove in bicicletta è sottoposto a regole come chi lo fa in macchina. Una non la conosci, ma è giustissima.
Diventa giusto a questo punto fare degli spunti di riflessione e cercare di capire più da vicino quali siano i reali motivi dietro a questa decisione.
Partiamo col dire, come spesso vi sottolineiamo, che chi si muove sulle strade, a prescindere dal veicolo con cui lo fa, deve utilizzare il buon senso. Queste due parole molto semplici evidenziano l’utilizzo corretto della ragione da applicare anche quando ci muoviamo sulla nostra due ruote.
Se siamo sempre in linea con un giusto atteggiamento allora non avremo problemi di sorta nel trovare la giusta direzione per evitare sanzioni pecuniarie anche molto importanti. Se invece pensiamo di fare i furbi o rischiamo delle manovre potenzialmente pericolose, per noi o per chi si muove con noi in strada, allora saremo sicuramente nel torto. E ricordate che anche se viaggiate su una bicicletta, mezzo potenzialmente meno pericoloso di quelli a motore per via della sua velocità, dove rispettare il Codice della Strada cercando così di evitare possibili incidenti e perché no anche di risparmiare sulle multe.
Molto spesso le regole del codice della strada indicano anche un senso di rispetto verso il prossimo che vi viaggia insieme a noi. Proprio per questo oggi vogliamo affrontare un discorso molto delicato e spesso ignorato dalla maggior parte delle persone.
Chi va in bici è obbligato a tener conto delle esigenze dei disabili. Se ci indigna vedere autovetture senza tagliando parcheggiate nei posti riservati ai disabili, capiremo che un non corretto posizionamento della nostra bici potrebbe creare difficoltà a chi si muove in carrozzina. Mettente per esempio un marciapiede più stretto o un portone molto piccolo, parcheggiare in quelle posizioni è vietato dalla legge e sanzionabile a livello pecuniario.
Sembra una cosa banale e scontata, ma vi assicuriamo che studi su esperienze nel nostro paese hanno dimostrato che c’è inciviltà in questo senso. Chi è in bici, un po’ come chi si muove in moto, si sente libero, per le ridotte dimensioni del mezzo, a fare quello che vuole. Non è proprio così e qualcuno se ne accorgerà solo una volta presa una pesante sanzione economica davvero difficile da dimenticare.
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