Duro colpo per gli automobilisti, con il nuovo divieto che giunge in modo inatteso, mettendo così in difficoltà i guidatori.
Al giorno d’oggi sono sempre di più le innovazioni che riguardano le limitazioni in strada, con tante accessi che ormai sono vietati. Sono frequenti in ogni città italiane le temutissime ZTL, con queste Zone a Traffico Limitato che hanno il compito di ridurre il traffico e l’inquinamento automobilistico nelle vie centrali del Belpaese.
Non deve dunque sorprendere se ormai tanti cittadini non sembrano nemmeno intenzionati a capire il perché sono stati multati, dando ormai per scontato di dover ricevere delle sanzioni. L’esempio più incredibile lo si è visto nei mesi scorsi a Milano, dove tanti ignari cittadini hanno pagato una sanzione di 25 Euro, pur essendo una sanzione falsa.
I divieti dunque sono in continuo aumento, con le nuove regole che stanno bloccando un numero sempre più consistente di auto. Le innovazioni legate alla voglia di creare un mondo più ecologico e a impatto zero stanno dando vita a delle rivoluzioni davvero mai viste prima.
Un altro degli aspetti che si sta cercando di combattere è anche la volontà di frodare lo Stato. Tanti dunque decidono di viaggiare all’estero solo per poter apporre al proprio veicolo una targa straniera, magari in una nazione con una tassazione molto più bassa. Inoltre anche il problema delle assicurazioni straniere è una delle tematiche che si deve affrontare, ma intanto è necessario fare chiarezza su un punto cruciale come l’utilizzo di una targa non italiana nelle strade del Belpaese.
Guida con targa estera: ecco che cosa fare
Naturalmente la regola che pone il divieto dell’utilizzo di una targa straniera non vale per coloro che vivono e risiedono all’estero. In questo caso nessuno dovrà cambiare la propria targa solo per una vacanza in Italia, ma ora è giunto il momento di porre fine a una sempre più frequente azione da parte di molti italiani, ovvero l’utilizzare una targa estera sul proprio veicolo.
Le nuove norme che sono state varate dal Governo, evidenziano come ci sarà una sanzione per tutti coloro che viaggiano in Italia, essendo residenti nel Belpaese da almeno 60 giorni, se dovesse essere pizzicato a guidare con una targa non regolare. Anche coloro che non risiedono in Italia hanno comunque un limite di un anno per potersi mettere in regola.
Sebbene la residenza sia all’estero, un cittadino membro dell’Unione Europea che risiede per un anno nel territorio italiano, ha l’obbligo di regolarizzare la propria presenza anche da un punto di vista automobilistico. Per potersi mettere in regola e cambiare la targa di un Paese straniera ci si deve rivolgere al Dipartimento dei Trasporti Terrestri.
Al suo interno infatti si dovrà per prima cosa registrare la vettura in Italia e a quel punto richiedere il foglio di via per poter girare temporaneamente anche al di fuor dell’Italia. Ogni targa inoltre deve apporre la lettere della nazione nella quale l’hanno immatricolata, nel caso dell’Italia la “I”. Chi non dovesse avere indicato la sigla, pagherà una multa tra gli 87 e i 345 Euro, mentre chi non rispetta il limite di 60 giorni sarà sanzionato tra i 712 e i 2848 Euro.