E se Jeep avesse una pericolosa concorrente? Finalmente, un brand si fa avanti con un veicolo interessantissimo che non costa tanto.
Quando ci si muove sul mercato automobilistico da “newcomer”, termine che può riferirsi ad un brand emergente ma anche semplicemente ad uno che in un mercato molto Eurocentrico fa spesso riferimento alle case più conosciute dagli occidentali, bisogna fare molta attenzione al rischio di plagiare involontariamente il design di un modello già celebre. O meglio bisognerebbe, alcuni marchi lo fanno di sana pianta. Ma questo è un altro discorso…
Sotto questo verso anche un brand come Mahindra, un vero colosso dell’automobilismo indiano si potrebbe considerare una nuova arrivata. Il brand è in realtà attivo in Europa da un bel po’ ma non risulta spesso sui ruolini di cronaca con la frequenza che ci si attenderebbe da un’azienda che fattura miliardi di Rupie ogni singolo anno. In Italia per esempio la conosciamo soprattutto per il piccolo crossover KUV-100 che è stato recepito benissimo da pubblico e anche stampa.
La casa indiana ha recentemente presentato un’automobile…che forse somiglia un po’ troppo ad uno storico modello del marchio americano membro di FCA prima e Stellantis poi specializzato nel settore dei fuoristrada: si tratta di Jeep, una casa che per noi italiani è il punto di riferimento in questo campo. Vediamo quale vettura ha una strana e forse voluta somiglianza con un veicolo del produttore a stelle e strisce.
Passo falso o idea geniale? Mahindra e la somiglianza…
Presentata nel 2010 ma aggiornata di recente sulla falsa riga della MN540, una vettura a sua volta davvero simile alla Jeep Willis, la nuova generazione della Mahindra Thar nota come Earth Edition è stata introdotta proprio in questi mesi causando un po’ di perplessità presso la stampa visto che la vettura, oggettivamente, è davvero molto somigliante alla Jeep Wrangler, un classico tutto americano prodotta fin dal 1986.
Escludendo questo dettaglio – mica da ridere – la vettura si propone come un solido fuoristrada, del resto Mahindra ha grande esperienza in questo campo, dotato ovviamente di trazione integrale e cerchi in lega da 18 pollici. I motori disponibili non sono esattamente un manifesto della transizione ecologica, visto che si può decidere tra un 1.5 litri a diesel o un 2.0 a benzina o, come terza via, un più robusto propulsore da 2.2 litri per 132 cavalli Turbodiesel che non vediamo l’ora di provare all’opera!
Questa speciale edizione vanta una livrea che potete ammirare in foto nota come Desert Fury che è una piccola chicca per chi questo modello, soprattutto in patria, lo conosce molto bene. Dell’estetica abbiamo parlato fin troppo mentre non abbiamo dati di prove su strada, per questo passiamo direttamente al prezzo. Si parte dai 18.600 Dollari della versione meno potente per “salire” a 22mila circa per il mezzo con il motore più grande. Cifre ridicole, se paragonate a quanto costano qui da noi questi veicoli.