Chi è alla ricerca di un’auto dalle buone prestazioni, ma a basso costo, può essere contento. Ecco l’utilitaria perfetta.
E’ sul mercato già da qualche mese è ha saputo convincere anche i più scettici della tecnologia automobilistica che prevede l’uso, almeno parziale, dell’elettrico. In Italia, si sa, i veicoli a zero emissioni, sebbene in crescita, non riescono ancora a convincere. Troppo elevati i prezzi, anche se poi i costi di mantenimento sono più bassi di una vettura con motore endotermico, e troppo poche le infrastrutture per la ricarica.
Ecco dunque che per fronteggiare tale scetticismo molti costruttori hanno deciso di investire sull’incrocio tra le due alimentazioni: l’ibrido, capace di coniugare la tranquillità che concede un normale propulsore, con la possibilità di inquinare di meno. Su questa strada si è portato un noto marchio tedesco che ha deciso di lanciare un modello per tutte la tasche e non mane nemmeno come cavalleria.
Dalla Germania l’ibrido che conquista tutti, i dettagli
In cantiere c’è l’evoluzione della versione che troviamo adesso nei concessionari, ma per chi non la conoscesse cominciamo a scoprire la Opel Corsa Hybrid. A spingerla è un powertrain ibrido leggero da 48 volt. La batteria agli ioni di litio recupera l’energia in automatico tramite il turbo a benzina a tre cilindri da 1,2 litri. Due sono le opzioni di potenza offerte: da 100 o 136 cv. L’unità è affiancata da un cambio elettrificato a doppia frizione a sei marce, con una unità a spina da 28 cv.
L’obiettivo del costruttore era quello di garantire all’utenza un mezzo che fosse semplice da utilizzare, sostenibile e con consumi ridotti, si parla infatti di 4,6 -4,7 litri ogni 100 km, con emissioni di CO2 tra i 102 e 106 g/km. Per quanto riguarda il confort, questo è garantito dalla trasmissione realizzata ad hoc per le soluzioni ibride e che permette di cambiare marcia senza che la coppia si interrompa.
La parte a benzina funziona secondo il Ciclo Miller, quindi è dotato di un sistema di fasatura variabile in aspirazione per abbreviare i tempi di compressione e implementare così l’efficienza. Variabile sono pure il turbocompressore e la sincronizzazione delle valvole. La sezione elettrica, invece, è sincrona a magneti permanenti e inserita nel cambio. Per quanto concerne la collocazione dell’accumulatore, lo si trova sotto il sedile anteriore lato conducente. Le tipologie di erogazione della potenza: Eco, Power e Charge.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, il responsabile del marchio tedesco per il mercato italiano Federico Scopelliti, l’intenzione era quella di offrire agli automobilisti “un’alternativa pratica ai modelli termici, senza però cambiare le loro abitudini”.
Soffermandoci sulle dotazioni, si può, su richiesta, usufruire della strumentazione digitale, così da poter avere sotto mano le informazioni relative all’automobile e al propulsore. In questo caso si possono conoscere: il flusso di energia tra la batteria, l’unità a carburante e le ruote, oltre che il livello di energia disponibile. Non mancano infine gli ADAS come la frenata d’emergenza, il rilevamento dei pedoni, il cruise control adattivo, il mantenimento della corsia, il riconoscimento dei cartelli stradali, la presenza di ostacoli posteriormente, la telecamera per il parcheggio e l’allarme per l’angolo cieco.