Novità importanti in Italia per la gestione dei taxi, con i cambiamenti in corsa che rischiano di provocare una rivoluzione.
Le città stanno cercando di diventare sempre più ecologiche e attente all’ambiente, motivo per il quale i Comuni stanno sponsorizzando quanto più possibile una mobilità che possa essere a impatto zero. I taxi stanno soffrendo moltissimo il cambiamento, considerando infatti come tante persone stanno virando verso monopattini ed e-Bike.
Questi mezzi sono chiaramente molto più lenti, ma per effettuare pochi chilometri alle volte possono anche velocizzare la tratta, superando così il sempre più intasato traffico cittadino. I taxi invece sono un po’ rimasti indietro con gli anni, per questo motivo diventa anche molto difficile trovare dei nuovi lavoratori nel settore.
Lo si vede infatti come la decisione del Comune di Milano che da poco ha aperto un bando per l’assunzione di 450 tassisti, con le licenze che avranno un valore di circa 96 mila Euro. Un duro colpo secondo il sindacato dei tassisti, con questi che lo considerano come un valore nettamente più basso rispetto a quanto si dovrebbe realmente valutare.
Il problema però è che, come in tutte le categorie, anche tra i tassisti ci sono delle figure non propriamente fedeli alla Legge. Per questo motivo è l’Antritrust che ha deciso di iniziare una serie di controlli che si stanno spandendo a macchia d’olio in tutta Italia e ora gran parte della categoria e dei Comuni rischierà seriamente di dover fare i conti con delle multe.
Antitrust controlla i taxi: cosa sta accadendo?
La scelta del Comune di Milano di abbassare sensibilmente il valore della licenza per i nuovi bandi per i taxi è probabilmente legata alla prima critica che ha evidenziato l’Antitrust. A controllare sui costi è l’AGCM, ovvero l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con questi che ha analizzato altre problematiche.
Il fatto di presentare delle licenze troppo costose comporta un numero di taxi inferiore rispetto a quanti ne servirebbero, creando così un disservizio a livello cittadino. A quanto pare però le licenze, una volta pagata la cifra pattuita inizialmente, vengono rilasciate con un po’ troppa facilità, soprattutto verso dei mezzi di trasporto non completamente sicuri.
Per esempio si sta cercando di incentivare quanto più possibile la creazione di taxi che possano avere la giusta assistenza nei confronti delle persone con disabilità, aiutando così nell’ingresso e nell’uscita dall’automobile, oltre che un mezzo che possa essere spazioso. Inoltre l’Antitrust ha sottolineato come nelle sue indagini, che inizialmente erano limitate a Milano, Roma e Napoli per poi espandersi anche su Firenze e Palermo, si denota come ci sia una scarsa attenzione alla regolamentazione e alla qualità del servizio offerto.
AGCM inoltre propone la possibilità di incentivare la creazione del servizio di doppia guida, con questo che aiuterebbe così il servizio di taxi sharing e regolamenterebbe maggiormente la distribuzione dei turni. La gestione del servizio di taxi in giro per l’Italia si è fatto sempre più spinoso e complicato e sarà importante fare in modo che i cittadini e i turisti abbiano il miglior servizio possibile. Una rivoluzione che necessita dell’aiuto di tutte le componenti chiamate in causa.