Avete mai preso una multa mentre eravate all’estero? Sapete cosa accade in quel caso? Nessuno di voi può immaginare questo particolare.
Sicuramente prendere una sanzione pecuniaria in un altro paese è una cosa che sembra rendere le cose ulteriormente complicate mentre c’è qualche furbetto che pensa di poter non pagare.
La situazione è di fatto un po’ complessa e ve la vogliamo spiegare da vicino. Ogni paese ha le sue regole sulle strade anche se c’è da dire che in tutte vige, per lo più, il buonsenso. Di sicuro bisogna adattarsi a quello che arriva con grande attenzione, evitando di dare per scontato che le leggi siano identiche a quello che viviamo nel nostro paese.
Basti pensare che in Inghilterra, e tutte le sue ex colonie come per esempio Malta, si guida con il volante a destra e dunque tutto è ribaltato. Fino a situazioni molto particolari legate a limiti di velocità e divieti che da noi non ci sono. Ora però vogliamo spiegarvi, qualora vi trovaste nella situazione di dover pagare una multa all’estero, cosa fare una volta che siete ritornati in Italia.
È arrivato un nuovo accordo dell’Unione Europea per quanto riguarda le multe che si possono prendere all’estero e cosa dobbiamo fare una volta che siamo tornati nel nostro paese.
A oggi il 40% di chi commetteva delle infrazioni transfrontaliere resta senza punizione e non paga la multa che gli viene combinata. Una situazione che non può essere più sostenuta con uno stop dunque a quella che una volta si chiamava immunità dalle contravvenzioni per chi viene sanzionato all’estero.
In una nota dell’Europarlamento leggiamo che solamente a scopo preventivo per guida spericolata arriverà quella che è l’assistenza transfrontaliera. Saranno poi passibili di infrazioni anche quei veicoli che si posizioneranno in divieto di sosta. Saranno dunque confermate le multe per passaggio col semaforo rosso, sorpassi pericolosi, omissione di soccorso, ingresso in aree ztl, eccesso di velocità e guida in stato di ebrezza.
Questa nuova intesa dell’Ue va a integrare quella che era la direttiva di nove anni fa, del 2015, sullo scambio di informazioni tra autorità nazionali. Ora dovrà essere approvata da ciascuna delle due istituzioni. Fino a oggi la situazione rimane legata a un’immunità silente che ha portato ad averla vinta a chi invece si comportava in maniera scorretta. Quindi non sarebbe meglio semplicemente evitare di prendere una multa?
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