Incredibile novità per un colosso dell’automobilismo che è costretto a bloccare la propria produzione, con il contraccolpo che è pazzesco.
Il periodo storico nel quale viviamo attualmente prevede una serie incredibile di novità, con i rischi sul mercato che sono sempre dietro l’angolo. Le innovazioni hanno permesso a molte nuove aziende di entrare a far parte dell’élite nel mondo dei motori, ma purtroppo alle volte si devono anche fare i conti con delle problematiche spesso inattese.
Lo si vede per esempio in questi ultimi mesi con la crisi del Mar Rosso, con gli attacchi alle navi mercantili che ormai si fanno sempre più frequenti. Questo sta così generando una serie di problematiche nella produzione, tanto è vero che sono diversi i marchi noti nel mondo che hanno deciso di rallentare la produzione.
Diversi stop sono stati apportati da colossi del calibro di Ford e Volvo, ma non sono le uniche. Anche la Tesla per un breve periodo ha deciso di rallentare la produzione, proprio in seguito a una serie di attacchi alle sue navi che hanno comportato così dei ritardi. Per questo motivo è importante fare in modo che i colossi automobilistici siano sempre nelle condizioni di avere un piano B in caso di imprevisti.
Non sono però solo questi eventi che minano la serenità dei colossi delle quattro ruote, ma gli imprevisti sono davvero di ogni genere. In questi ultimi anni sono diventati sempre meno rari i casi di incendi delle fabbriche. La Toyota infatti ha dovuto fare i conti pochi mesi con le fiamme che hanno avvolto la sede in Repubblica Ceca, ma non è la sola.
A quanto pare anche la Tesla si trova di fronte a dover affrontare una serie di problematiche che l’hanno portata così a bloccare la propria produzione. Nella gigafactory di Berlino infatti ci si trova di fronte a un blackout che ha comportato sensibili disagi e questo, con le cause che sembrano essere causate dall’incendio di un traliccio presente a Gossen-Neu Zitta.
L’incendio in questione dunque non ha coinvolto per fortuna la fabbrica, con questa che però ha dovuto rimanere per ben 5 ore al buio e senza la possibilità di fruire di elettricità. Un problema di certo non di poco conto, che ha causato un sensibile rallentamento nella produzione, ma a peggiorare le cose ci sarebbero le cause dell’incendio.
I dati raccolti da DPA e da Faz, sembrano portare a un sensibile rischio di incendio doloso atto solo a bloccare l’elettricità della sede Tesla. Proprio su questa pista al momento sta indagando la Polizia tedesca, con i principali accusati che, secondo la stampa tedesca, sembrerebbero essere gli attivisti ambientalisti, anche se per il momento nulla è accertato ed è solo un’ipotesi.
Il mirino è puntato su di loro per il fatto che già da tempo stanno protestando contro la politica di espansione della Tesla, con la fabbrica di Berlino che dovrà dunque essere ingrandita. Sul luogo dell’incendio, come spiega BZ, sono intervenuti anche gli artificieri, in quanto sono stati posizionati anche dei cartelli con la scritta “ordigni sepolti qui”. Una situazione spiacevole che rallenta la Tesla.
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