Il team di Milton Keynes sta attraversando un periodo burrascoso e le questioni interne sembrano peggiorare giorno dopo giorno.
In Formula 1 ogni decimo è prezioso e può fare la differenza tra una vittoria ed un secondo posto, di conseguenza le squadre sono costantemente alla ricerca del miglior modo per ottenere il massimo della performance. Per poterlo trovare bisogna avere anche una buona alchimia all’interno della squadra, dato che solo così tutti possono spingere per raggiungere l’obiettivo finale ciò la vittoria del campionato. Se ci sono incrinature queste poi se non sistemate a dovere si allargheranno sempre di più portando a problemi seri.
Se ci sono problemi si crea un clima teso che non è l’ideale per lavorare in gruppo e raggiungere insieme quanto prefissato ad inizio dell’anno e non c’è sport come la Formula 1 dove restare indietro rappresenta una vera e propria condanna. Di conseguenza è ideale avere sempre un ambiente positivo dove è possibile dare sfogo al proprio estro e talento a servizio della squadra così da essere parte integrante di un team vincente. Una situazione non facile che a volte può richiedere anni prima di dare i propri frutti.
Caso Horner, nuovi retroscena
Il caso Horner e le pseudo foto osé inviate alla dipendente del team austriaco sembra lontano dal chiudersi con un esito positivo per il team principal inglese, il cui obiettivo principale è restare al timone della divisione sportiva, così da continuare ad espandere il proprio ciclo vincente che sta monopolizzando il campionato del mondo. Se infatti era considerato terminato con un Horner vincente da poco la situazione è tornata a far discutere e la sua posizione potrebbe tornare a tremare facendo così cadere i veli su quanto è accaduto realmente.
La dipendente che ha mosso le accuse all’ex pilota di Formula 3 britannico ha da poco cambiato avvocato e starebbe pensando di ricorrere in appello. Se dovesse riuscire nel suo intento la situazione per Horner sarebbe destinata a mutare. Se le prove inviate alla stampa all’interno del paddock emergeranno nel processo, che potrebbe iniziare, le certezze del team principal inizierebbero a vacillare.
La speranza per lui e per la Red Bull è che la situazione non avanzi e che la dipendente non riesca a trovare motivazioni che lo inchioderebbero, altrimenti sarà destinato a dire addio al proprio ruolo in squadra e molto probabilmente anche alla Formula 1.