Stai cercando una macchina poco costosa anche per la manutenzione? Ecco alcune dritte utili per trovare la soluzione.
Dallo scoppio della pandemia il mercato dell’auto in Italia non si è mai davvero ripreso. Certo, rispetto al 2020-2021 i numeri sono in continuo miglioramento, ma secondo i dati prodotti dalla UNRAE dal 2019 si è verificato un calo del 18,1% delle vendite.
Il carovita ha fatto sì che la macchina perdesse di allure e interesse. Un effetto che continua anche adesso, sebbene non in tutti i casi è così. Ad esempio c’è una tipologia di veicoli che sta andando molto bene, addirittura in questi primi due mesi dell’anno ha registrato un +10,2% di immatricolazioni. Meno inquinanti dei mezzi a carburante, in realtà sono prodotti da pochissimi costruttori e soprattutto la scelta è limitata perlopiù alle medie e piccole dimensioni.
Come avrete potuto capire stiamo parlando delle vetture a GPL, che sta per Gas di Petrolio Liquefatto, un mix di idrocarburi gassosi composto da butano e propano. Ma perché questa alternativa è conveniente? Essenzialmente per le ragioni che abbiamo anticipato: il prezzo al litro è inferiore a quello di benzina e gasolio, inoltre abbatte le emissioni nocive, con zero zolfo, piombo e benzene e il 15% in meno di CO2. Tuttavia va tenuto presente che il suo potere calorifero è inferiore a quello della benzina, di conseguenza i consumi sono maggiori. Inoltre il serbatoio va sostituito ogni 10 anni e il costo di tale operazione può arrivare anche a 500 euro più il bollo. Un altro handicap è rappresentato dall’impossibilità di parcheggiare ovunque. Ad esempio alcuni posteggi sotterranei o condominiali pongono il veto. Per finire, a causa della presenza della bombola sotto il bagagliaio lo spazio viene inevitabilmente ridotto.
Nel Bel Paese se ne trovano del segmento B e C con alcuni esemplari che vanno oltre i 4,6 metri. Tra i brand più attivi su questo fronte abbiamo Dacia che ha deciso di mantenerlo a scapito del diesel sulla sua nuova Duster e lo si trova pure sulla Sandero Streetway con costo a partire da 14.750. Pure la cinese DFSK del Gruppo Dongfeng offre un ventaglio di SUV, tre nella fattispecie, per chi cerca una via intermedia tra elettrico e carburante. Acquistando il Glory 500 si spendono 19.788, per il top di gamma iX5 ce ne vogliono 31.788.
Da noi è DR a dare l’opportunità tranne che per la 1.0 EV. Chi non vuole tirare fuori troppo denaro può indirizzarsi verso la DR 3.0 con i suoi 20.400 euro. L’Eurasia Motor Company ha addirittura debuttato con uno sport Utility Vehicle, il Wave3, fruibile solamente nella variante bifuel benzina/GPL con un budget necessario di 22mila euro.
Pure la Evo legata al Gruppo DR, ha deciso di adottare il GPL sui suoi modelli 3,4,5 e 7, con una spesa base di 18.400 euro. Per quanto concerne Hyundai la proposta a gas è circoscritta alla Bayon, alla i10 e alla i20, con la seconda delle tre fruibile a 18.850 euro. La KGM garantisce solamente la Korando di questa tipologia con un prezzo di 28.190 euro. Infine chiudiamo con la KIA che ne include quattro: la Picanto, la Sportage, la Stonic e la XCeed. La meno cara è la prima con 17.350 euro.
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