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Yamaha annuncia lo stop, si chiude un capitolo di storia enorme: appassionati spiazzati dall’annuncio

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Beatrice Canzedda

Si chiude un’epoca in casa Yamaha: l’azienda ha annunciato una decisione che ha lasciato sconvolti gli automobilisti, è un doloroso addio.

Quando si parla di moto pochi brand riescono a tenere il passo con Yamaha. Il marchio giapponese è un vero simbolo, e nel corso della sua storia ha regalato degli autentici gioielli, bramati dai motociclisti di tutto il mondo. La decisione presa nelle ultime ore dall’azienda sta però facendo discutere.

Yamaha, la decisione dell’azienda (MediaPress) – Bicizen

Ora infatti sembra proprio che gli appassionati debbano salutare uno dei mezzi che ha fatto la storia della casa giapponese. Il mondo dei motori come ben noto negli ultimi anni è cambiato davvero moltissimo. Il progresso ha stravolto quella che era l’equilibrio esistente sino a poco tempo fa all’interno dell’automotive. La transizione elettrica ha portato una vera rivoluzione ed enormi difficoltà per le aziende, che non possono più prescindere dalla sostenibilità e si trovano spesso a dover prendere decisioni difficili. Come in questo caso. Proprio le nuove norme in favore dell’ambiente caldeggiate dall’Unione Europea, nello specifico le limitazione alla produzione di moto sino alla classe di emissione Euro5+,  hanno infatti costretto il colosso giapponese a salutare uno dei suoi fiori all’occhiello, con grande dolore dei fan.

Yamaha, addio all’iconica moto: la decisione dell’azienda

Dal 2025 l’iconica Yamaha R1 come comunicato dalla stessa azienda non sarà più prodotta né venduta nel continente europeo. Il colosso giapponese ha deciso di non volere modificare la moto per assecondare le nuove norme volute dall’UE e far si che possa continuare ad essere commercializzata nel Vecchio Continente. Una sorta di, se vogliamo, presa di posizione che punisce però gli automobilisti europei.

Yamaha R1 (MediaPress) – Bicizen

Il comunicato Yamaha specifica infatti che la moto continuerà ad essere regolarmente venduta e prodotta com’è nel resto del mondo. Nei piani dell’azienda c’è addirittura di continuare a svilupparla perché possa avere un percorso vincente sia in Superbike che in EWC. I costi contenuti e le prestazioni folli, insieme all’affidabilità, la rendono perfetta per le competizioni, che a questo punto resteranno l’unico canale aperto tra la R1 e l’Europa.

Un vero smacco per tutti gli automobilisti del continente, che non potranno più avere il modello dei loro sogni. La decisione è stata accolta con grande malcontento dai motociclisti europei, visto il valore di questa due ruote e le attenzioni che gli amanti delle due ruote e i collezionisti le hanno sempre dedicato.

Beatrice Canzedda

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