Cosa succede quando una donna rimane coinvolta in un incidente? Un elemento potrebbe rivelarsi cruciale per le responsabilità.
Chi ci sia al volante un uomo o una donna poco cambia quando una vettura si trova alle prese con un sinistro. Se la collisione è stata di poco conto e non ha provocato particolari danni si riesce a risolvere la questione rapidamente compilando il modulo di constatazione amichevole, ma nel caso è stata di particolare rilevanza ed è necessario richiedere l’intervento sul posto delle forze dell’ordine, in sede di rilevamento queste potrebbero focalizzarsi su aspetti presi sottogamba.
Il consiglio è quello di prestare attenzione a come si sale in abitacolo, perché come vedremo potrebbe rivelarsi un dettaglio cruciale per le autorità che sopraggiungono sul luogo dell’evento.
Donne e auto, ecco a cosa devono stare attente
Può capitare che per lavoro le donne debbano presentarsi eleganti da capo a piedi, oppure che per un evento particolare escano di casa con il tacco a spillo. Ma è veramente possibile mettersi alla guida così?
A darci una risposta è il Codice della Strada. O meglio ce la dava perché la modifica apportata nel 1993 ha rimosso l’articolo che regolava la tematica sulle calzature. Tutte salve, quindi? Non proprio perché in alcuni frangenti si può essere sanzionate. Come facilmente intuibile la scarpa col tacco non permette di poggiare bene i piedi sui pedali, quello del freno in particolare, e ciò può portare all’innesco di scontri.
Lo stesso può avvenire se d’estate si opta per guidare in infradito o addirittura a piedi nudi, in quanto il sudore può far perdere il controllo dei pedali. Ad oggi, dunque, non esiste una normativa che impedisca di indossare le proprio calzature preferite, è tuttavia necessario garantire che sempre e comunque durante la marcia, si sia padroni del veicolo. Fino al principio degli anni ’90 infradito, sandali e scarpe col tacco senza cinturino dietro erano off limits, tanto quanto l’assenza totale di qualunque protezione, oggi invece si è liberi di scegliere, anzi qualcuno individua ad esempio nel guidare scalzi di notte, una salvaguardia per la sicurezza, in quanto il contatto scomodo con il pedale, tiene svegli.
Tornando all’argomento tacchi, alla luce di quanto abbiamo detto, è chiaro che se li si indossa al volante, non si sta facendo nulla di illegale. Eppure in un determinato frangente può essere un’aggravante, ad esempio se, a causa della cattiva aderenza alla pedaliera, si provoca un sinistro. Come ribadito dal CdS chi conduce deve essere sempre nel pieno possesso del controllo dell’auto, in modo da riuscire a compiere tutte le manovre di sicurezza utili per l’arresto della stessa in caso di bisogno nei limiti del campo di visibilità e davanti a qualsiasi ostacolo prevedibile.
Andando a leggere quanto indicato dalla Polizia di Stato sul proprio portale, emerge la necessità di autodisciplinarsi della persona, in modo da garantire l’efficienza sempre e comunque.
E’ importante dire che se un agente stabilisce che con un altro tipo di scarpe la manovra fatale per l’impatto poteva essere evitata, dovrà anche provarlo. Se viene inflitta una multa di questo genere, può sempre essere contestata dalla conducente. Mentre bisogna stare attenti con l’assicurazione. Se ritenute colpevoli anche a causa dell’inadeguatezza delle calzature il pericolo è che la compagnia si rivalga sulla guidatrice per quanto riguarda spese e risarcimento.