La Ducati è uno dei marchi motociclistici più amati, ma oggi vi parleremo di una storia molto curiosa. Ha fatto un motore per auto.
In casa Ducati si respira un clima sereno e positivo, dato il grande successo ottenuto in questi anni nel mondo del motorsport ed i continui progressi sul prodotto. La casa di Borgo Panigale domina il segmento delle sportive in Italia, nello stesso modo in cui sta demolendo gli avversari in MotoGP, Superbike e Supersport, ovvero le categorie di riferimento del motorsport su due ruote.
Sotto la guida dell’ingegner Luigi Dall’Igna, il reparto Ducati Corse ha impresso un ritmo forsennato, dando la paga a Yamaha ed Honda, che in passato apparivano irraggiungibili. Nel frattempo, oggi ci concentreremo su un aspetto molto curioso relativo al passato di questo marchio, che aveva realizzato anche un motore per un’auto. Come potrete immaginare, la storia è assurda.
Ducati, ecco il motore prodotto per un’auto
Nel 2013, una notizia clamorosa sconvolse del tutto il mercato delle quattro ruote, dal momento che venne prodotta un’auto spinta dal motore Ducati. Stiamo parlando di una Concept Car, vale a dire della Volkswagen XL Sport, ed il legame con la casa di Borgo Panigale è presto spiegato. Infatti, da circa un anno il marchio italiano era diventato di proprietà dell’Audi, che a propria volta, fa parte da sempre del colosso di Wolfsburg.
Dunque, per celebrare questa unione fu creata un’auto davvero estrema, che però poi non ha avuto un suo seguito su una versione di serie. La XL Sport è stata basata sulla base della XL1, che era un’auto ibrida, ma qui ci sono delle dovute differenze proprio sotto il profilo del motore. Infatti, montava il motore bicilindrico Ducati 1199 Superleggera da ben 200 cavalli, dotato di bielle in titanio e di leghe in magnesio.
Pensate che, tramite la spinta di questo propulsore, la Volkswagen XL Sport poteva raggiungere i 270 km/h di velocità massima, un dato da vera e propria supercar, senza dimenticare che si tratta anche di una specifica di ben 11 anni fa, quando le prestazioni erano ben meno elevate rispetto ad oggi, anche per motivi di tecnologie del tutto differenti.
Un altro dei punti di forza della XL Sport era il peso, pari ad appena 890 kg, qualcosa di impensabile oggi, dove anche le supercar vanno oltre i 1.000 kg per via dei sistemi ibridi e delle pesanti batterie. A fare la differenza, sul fronte della leggerezza, c’era anche la carrozzeria in fibra di carbonio oltre alla compattezza del motore, andando a mettere insieme un’auto molto agile e divertente da guidare, almeno secondo il parere di chi ha avuto la fortuna di provarla.
Il motore V2 è sicuramente uno dei suoi grandi segreti, con la casa di Borgo Panigale che ha dato prova di saperci fare anche con le auto. L’esemplare è stato proposto in appena 500 unità, andate tutte a ruba, e c’è da dire che non ci dispiacerebbe, in futuro, vedere una nuova fusione di questo tipo. Vedremo presto se ciò accadrà o meno.