Il 2024 si apre con una notizia negativa. I furti d’auto sono in crescita. Le regioni e i modelli più colpiti.
Sembra quasi incredibile considerato che il mercato dell’auto, specialmente durante e nell’immediato dopo Covid, ha vissuto un momento di stallo, ma i furti sono in continua espansione. Ebbene sì, anche il 2023 ha fatto segnare un trend in positivo sotto questo punto di vista, per il gran dispiacere di tutti coloro che possiedono una macchina.
Stando ai dati forniti dalla LoJack che ha redatto il documento Stone Vehicle Recovery 2024, è stato registrato un aumento del 5% delle sottrazioni, specialmente al Centro e al Sud Italia.
L’analisi è stata effettuata partendo dai dati prodotti da 550mila dispositivi inseriti in altrettante vetture. I più mezzi predati sono stati i SUV, raggiungendo una quota del 53%, ben il 20% in più rispetto al 2019. Nella fattispecie sono stati portati via, per il 33% in Campania, il 24% nel Lazio, il 20% in Puglia e il 14% in Lombardia.
Ma come mai si sta verificando tale fenomeno? Le risposte sono due. La prima è la più scontata e la conosciamo perfettamente. La crisi dei microchip. A dispetto di quanto si possa pensare continua e in maniera importante, impedendo l’afflusso in territorio europeo della componentistica asiatica. Allo stesso modo quanto sta avvenendo sulla Striscia di Gaza, ha paralizzato l’arrivo dei pezzi di ricambio, per i vari blocchi navali imposti.
Ne consegue che in molti, davanti all’esigenza hanno preso la strada della malavita. Vediamo ora quali sono le automobili che garbano di più ai malandrini. Sarà contento il Gruppo Stellantis di apprendere la FIAT Panda resta ai vertici anche di questa speciale e spiacevole classifica, seguita da un altro modello simbolo come la 500. Quindi ancora molto apprezzata sono la Citroen C3 e la Lancia Ypsilon, oltre alla Smart Fortwo.
Come anticipato, però gli Sport Utility Vehicle sono stati i più bersagliati. In vetta troviamo la Toyota RAV4, sul secondo gradino del “podio” un’altra Toyota, ossia la C-HR, quindi la FIAT 500X. Non mancano neppure la Jeep Renegade e la Peugeot 3008.
Come avrete potuto intendere si tratta spesso di macchine moderne, con annessi sistemi di sicurezza. Eppure non sfuggono ai malintenzionati. Anche qui il motivo è facile da individuare. Fatta la legge trovato l’inganno ed ecco che gli strumenti di alta tecnologia compiere i furti indisturbati sono ancora più sofisticati di quelli di protezione, ragion per cui si può mettere a segno un colpo nell’arco di pochi secondi.
Per la gran sfortuna di tutti gli automobilisti la situazione che abbiamo descritto non è destinata a migliorare. Al contrario i dissidi in Medio Oriente che non accennano a diminuire potrebbero portare ad un peggioramento. Non va dimenticato infatti, che la maggior parte delle spedizioni globali di autovetture e non solo, passa attraverso il Mar Rosso. Finché questo sarà bloccato, non solo i mezzi, ma anche la componentistica di sostituzione sarà sempre più complicata da trovare, e dunque i dati che abbiamo proposto, nei prossimi mesi potrebbero subire un’ulteriore impennata.
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