La Ferrari vuole tornare a fare la parte del leone in F1, con la SF-24 che punta in alto. Andiamo a scoprire i suoi segreti.
La lunga attesa invernale è terminata, ed ora abbiamo finalmente un quadro chiaro di quelle che sono le direzioni in cui sono andate le varie squadre. La Ferrari ha scelto la via dell’evoluzione estrema con la SF-24, macchina al 95% nuova, ma che, e ciò va detto, ad una prima occhiata non colpisce per soluzioni estreme e che appare molto scolastica.
Se si effettua un rapido confronto con la strepitosa Red Bull RB20, che da ogni punto di vista appare un capolavoro, è evidente che tra le due auto ci siano enormi differenze, ma come sempre diciamo, solo la pista dirà quale è il progetto più azzeccato. I risultati degli ultimi anni ci fanno pensare che la Ferrari faticherà a tenere il passo della concorrenza, ma i sorrisi visti a Maranello fanno ben sperare.
F1, ecco le caratteristiche della nuova Ferrari
Rispetto allo scorso anno, la Ferrari ha realizzato un’auto del tutto nuova, eppure, almeno per ora, non riusciamo ad apprezzare del tutto l’evoluzione, che è stata svolta essenzialmente sotto pelle, anche se molti nuovi dettagli sono stati cambiati anche esteriormente. Il telaio è stato allungato di 50 mm rispetto allo scorso anno, con cambio e motore che sono stati arretrati, mentre al contrario della Mercedes, la posizione di guida non è stata cambiata.
Il telaio è stato del tutto rifatto ed ora il peso limite dei 798 kg dovrebbe essere stato raggiunto, con i coni anti-intrusione che non si trovano più nella parte alta delle pance, ma sono stati affondati nel telaio stesso. Importante l’aggiornamento alla sospensione posteriore, con i cinematismi spostati all’interno della trasmissione. Tuttavia, la sospensione è rimasta pull-rod, e l’unica altra squadra ad adottare questo schema è stata la Haas, mentre tutti gli altri si sono convertiti al push-rod, battezzando un progetto ben differente.
L’obiettivo è quello di trovare più facilmente il set-up corretto e di ampliare la finestra di funzionamento dell’auto, uno dei grandi problemi dello scorso anno nella comprensione delle gomme Pirelli. La sospensione anteriore resta invece push-rod, mentre il muso anteriore appare corto e più scavato rispetto al passato, e non mancano altre conferme rispetto allo scorso anno. La Ferrari ha infatti deciso di confermare il by-pass duct, ovvero quella feritoia in basso nel telaio prima dell’imboccatura delle pance, che pesca l’aria e la spara sopra la fiancata.
A Maranello hanno deciso di insistere su un concetto che non ha copiato nessuno, ma che aveva già esordito lo scorso anno e che, a quanto pare, sulla Rossa ha funzionato. La power unit è stata aggiornata sulla parte ibrida e pare aver perso un kg grazie alle novità, per cui, le parti nuove sono davvero tantissime, nella speranza che ciò basti per competere con i primi. Di certo, è stato fatto un durissimo lavoro, ed ora manca davvero poco per scoprirne i risultati.