Il motivo per cui Lewis Hamilton ha scelto la Ferrari sembra essere evidente. Chi lo conosce bene sa come agisce
Dopo i fuochi d’artificio nella F1 di questi ultimi giorni, lo stupore per ciò che è successo rimane, comunque, vivido nella testa dei tanti tifosi di casa Ferrari. Il prossimo approdo di Hamilton a Maranello, infatti, ha lasciato dietro di sé degli strascichi immensi, contraddistinti da un fiume di parole rilasciate dai vari media internazionali e dai tantissimi appassionati del Circus.
Eppure il tema che più sembra essere affrontato da parte di tutti è quello riguardante le motivazioni che porteranno il pluricampione britannico in Italia. Al momento, Hamilton e Ferrari sono dei Promessi sposi, che avranno quest’anno per comprendere quali saranno le insidie e le gioie che porteranno il sette volte campione del mondo alla corte di Vasseur, proprio come Renzo e Lucia di Manzoni.
Un romanzo d’amore profondo si potrà scrivere un giorno (forse) anche su questa vicenda, mentre al momento a parlare della situazione sono i massimi esperti di F1, i quali sembrano già conoscere il motivo per cui il pilota di Stevenage ha scelto le monoposto rosse. Non appena sarà possibile, la stampa lo chiederà anche al diretto interessato ma, per ora, a parlare di questa situazione è stato uno dei massimi protagonisti nel mondo del Circus contemporaneo, ossia l’ex direttore tecnico della Ferrari e della Mercedes l’ingegner Aldo Costa.
Il motivo è chiaro
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Lewis Hamilton in Ferrari andrà a guadagnare circa 50 milioni di euro. La Casa di Maranello ha in serbo per lui un ruolo di primo piano e non potrebbe essere altrimenti, dato che è l’attuale recordman per numero di podi e di vittorie in F1. Ma c’è un record che non riesce a superare ed è proprio quello di Michael Schumacher, il quale come lui è arrivato a raggiungere i 7 mondiali vinti.
I due fenomenali piloti guidano la classifica dei titoli, superando Juan Manuel Fangio fermo a 5. Numeri alla mano, sembra proprio che il cannibile e The Hammer abbiano diversi punti in comune anche in pista e a sottolinearlo è stato proprio l’ingegnere italiano Aldo Costa. “Sono meno lontani di quanto si pensi, sia per meticolosità nello studio di ogni dettaglio in gara, che per quanto riguarda la loro immensa professionalità”, ha affermato Costa.
“Eppure, appartengono a due mondi completamente diversi, dato che Schumacher riusciva a studiare in maniera molto analitica le dinamiche del tracciato e dell’auto direttamente in pista, mentre Hamilton è obbligato a farlo con i simulatori”, ha poi proseguito l’ex direttore tecnico di Mercedes e Ferrari, ruolo che oggi svolge per la Dallara Automobili. Infine, ha voluto dire la sua sulle motivazioni che hanno portato Hamilton in Ferrari: “Non lo ha fatto per soldi, ma è molto istintivo e ha agito di cuore”.