La Ferrari si prepara al via del mondiale di F1 targato 2024, nel quale dovrà evitare un triste record. Ecco di cosa si tratta.
Quello che stiamo vivendo è uno degli inverni più assurdi nella storia della F1, nel quale è successo davvero di tutto. Gunther Steiner è stato silurato dalla Haas, Lewis Hamilton è stato ufficializzato come nuovo pilota Ferrari per il 2025 ed ora c’è anche il terremoto in casa Red Bull, con Christian Horner che rischia di dover dire addio al suo ruolo di team principal, a seguito di alcune foto a luci rosse inviate ad una sua dipendente.
La situazione è incandescente, in vista di un mondiale 2024 che sembra già scritto in favore di Max Verstappen e del team di Milton Keynes, che invece può trasformarsi in una clamorosa possibilità per gli altri. Ovviamente, il progetto RB20 è fatto e finito da tempo e mantiene tutti i favori del pronostico, ma è ovvio che uno scandalo di queste proporzioni potrebbe minare gli equilibri interni di un team considerato perfetto.
In tutto ciò, la Ferrari ne deve approfittare per tornare ad essere protagonista, nell’attesa di un 2025 che vedrà il costituirsi di un vero e proprio dream team. L’obiettivo per questa stagione è quello di fare dei notevoli passi in avanti, nella speranza che la SF-24 possa consentire di lottare per qualcosa di importante. Il target dev’essere quello di sfatare un tabù.
Ferrari, ecco perché il 2024 sarà fondamentale
Ai tempi dell’ultimo titolo mondiale vinto dalla Ferrari, storia del 2008, con il costruttori portato a casa da Felipe Massa e Kimi Raikkonen, la F1 era del tutto diversa rispetto ad oggi, con Charles Leclerc, Max Verstappen, Lando Norris e tanti altri che facevano ancora le scuole medie. Ad oggi, questi ragazzi sono i grandi protagonisti del Circus, e ciò fa capire quanto tempo sia passato dall’ultima volta nella quale abbiamo visto una Rossa sul tetto del mondo.
In tal senso, qualora la Scuderia modenese non dovesse vincere il titolo a squadre neanche nel 2024, andrebbe ad eguagliare il record di 16 anni senza portarlo a casa, che era stato stabilito tra il 1983 ed il 1999. Nel primo caso, furono Patrick Tambay e René Arnoux ad assicurare la corona iridata al Cavallino, con il digiuno che fu spezzato poi da Eddie Irvine, Mika Salo e Michael Schumacher, con il finlandese che sostituì il sette volte iridato per alcune gare dopo l’infortunio di Silverstone, nel quale si ruppe tibia e perone.
Va detto che all’epoca ne valse la pena di aver atteso così tanto tempo, dal momento che la Ferrari impose poi un netto dominio, primeggiando sino al mondiale 2004, ma ad oggi, sembra molto difficile pensare di poter tornare al titolo già da questa stagione. Nonostante lo scandalo che è appena scoppiato, la Red Bull e Max Verstappen partiranno da una situazione di netto vantaggio, che sarà difficile scalfire.
Di certo però, Leclerc avrà una gran voglia di dire la sua, su una SF-24 che, stando alle voci in arrivo da Maranello, sta crescendo alla grande e non ha niente a che vedere con la sua progenitrice. La nuova Rossa avrebbe risolto i problemi all’anteriore, che impedivano ai tecnici di approntare set-up ottimali lo scorso anno, ed anche quelli di degrado gomme.
Sotto questo profilo, già nella seconda parte della scorsa stagione erano stati fatti passi da gigante, senza però dimenticare che la Red Bull non ha sviluppato la sua auto dall’Ungheria in poi. Tra due settimane esatte partirà la tre giorni di test invernali in Bahrain, e sarà in quel momento che inizieremo a comprendere il vero valore delle forze in campo.