La scheda di oggi è dedicata a un grandissimo ciclista del passato, Felice Gimondi. Con le sue imprese è riuscito a regalare al nostro paese un numero incredibile di successi.
Figura senza tempi è uno di quelli che è entrato nella storia dello sport attraverso la bici, un po’ come Fausto Coppi e Gino Bartali. Pronti a partire per questo viaggio? Reggetevi forte.
Felice Gimondi è nato a Sedrina il 29 settembre del 1942 ed è scomparso nell’agosto del 2019 un mese prima di compiere 77 anni. Fu professionista dal 1965 al 1979 raggiungendo il numero impressionante di 139 vittorie.
Tra i successi più importanti c’è il record che l’ha fatto entrare tra i grandi sette che hanno vinto i tre Grandi Giri: Giro d’Italia (1967, 169 e 1976), Tour de France (1965) e Vuelta a Espana (1968).
Felice Gimondi, come detto, è scomparso il 16 agosto del 2019 a poco meno di un mese dal compimento dei suoi 77 quando si trovava ai Giardini-Naxos. L’uomo scomparse mentre stava nuotando in vacanza.
I funerali si tennero a Paladina con una grande folla a inneggiare il suo nome e fu cremato al Cimitero Monumentale di Bergamo. Le ceneri sono conservate dall’affetto dei suoi familiari.
Tiziana Bersano è stata la moglie di Felice Gimondi dal 7 novembre del 1968 alla sua morte. I due erano davvero molto legati come possiamo capire alle parole pronunciate proprio dalla donna a PrimaBergamo.
Specificò: “Ero poco più di una bambina, lui mi è piaciuto subito perché aveva gli occhi tristi. Ci siamo amati tantissimo. A volte mi sembra di non farcela senza di lui, ma vado avanti. Non so nemmeno io come riesco a farlo“.
Lo descrive inoltre con queste parole: “Non era un estroverso, ma era molto sereno, aveva avuto una bella infanzia, con tanti sacrifici, ma molto tranquilla. Non come me che ho perso la mamma a dieci anni. È stato gratificato dalla vita, certamente come sportivo, ma anche come uomo. Il nostro è stato un matrimonio felice. Ha avuto due figlie che gli vogliono ancora oggi un gran bene.
Felice Gimondi ha avuto due figlie da Tiziana Bersano che si chiamano Norma e Federica. Entrambe hanno vissuto con un padre straordinariamente buono e affettuoso alle quali ancora oggi sono molto legate.
Subito dopo il funerale del ciclista Norma scrisse su Facebook: “Seppure ancora profondamente frastornata dal dolore che stiamo vivendo riteniamo doveroso ringraziare tutti quelli che hanno partecipato alla nostra sofferenza”.
Proprio Norma è una grande appassionata di ciclismo che nel 2017 l’ha portata a candidarsi alla presidenza della Federciclismo.
Nonostante Felice Gimondi vinse tre volte il Giro d’Italia (1967, 1969 e 1976) e una la Vuelta di Spagna (1968), la vittoria più iconica rimane quella al Tour de France (1965). Sarà anche perché questo risultato è stato il primo successo in un grande Giro per il ciclista.
Un successo che è arrivato nel 1965 proprio nello stesso anno del debutto con la Salvarani di Luciano Pezzi. Aveva preso spazio alla gara al posto di Battista Babini per aiutare il capitano di team Adorni. Dalla terza tappa indossò, fino alla vittoria finale, la maglia gialla che si da al leader del gruppo. Fu davvero straordinario la sua abilità a resistere agli attacchi di due grandi corridori come Ramond Poulidor sul Mont Ventoux, proprio quello che veniva considerato da tutti il favoritissimo per la vittoria finale.
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