La Tesla vive un momento di forte affanno, ed i risultati lo confermano. Ecco la notizia che è appena arrivata ad Elon Musk.
Per la Tesla il 2023 non si è chiuso in maniera totalmente positiva, tra numeri sulle vendite non eccezionali e le tante voci diffuse su Elon Musk. La parte buona è che la Model Y, con 1,23 milioni di unità immatricolate, è l’auto più venduta al mondo, avendo superato anche le Toyota Corolla e RAV4, che in passato apparivano inarrivabili. Si tratta di una notizia che da sola non basta a risollevare la casa produttrice di auto elettriche, che per il resto deve fronteggiare una situazione molto delicata.
Infatti, la cinese BYD l’ha superata ed è ora la prima in termini di vendite di EV a livello mondiale, con la concorrenza che inoltre continua ad aumentare. La Tesla deve anche fronteggiare le indiscrezioni sul suo fondatore e CEO, accusato di molestie sessuali ed abuso di droghe. Nelle ultime ore, è spuntato anche un altro grande problema.
Tesla, disastro completo sul fronte della Borsa
Sulle colonne de “Il Sole 24 Ore“, è apparsa un’analisi sulla situazione di mercato della Tesla, che ha avuto un inizio di 2024 da incubo. Gli investitori non sembrano fidarsi più di Elon Musk e soci, ed è chiaro che in un mondo complesso come quello della Borsa, di queste problematiche se ne risente quasi subito.
Pensate che la casa texana è ai minimi da nove mesi, ed è scivolata all’ultimo posto nell’indice S&P 500, un completo disastro per uno dei marchi più famosi al mondo. Inoltre, da inizio 2024 le azioni sono crollate del 27%, con la capitalizzazione di mercato che è precipitata sui 570 miliardi di dollari. I numeri, da questo punto di vista, sono eloquenti, e la situazione non accenna a migliorare.
In particolare, questo ultimo dato ci dice che sono andati bruciati ben 200 miliardi di dollari in appena 40 giorni, un tracollo che rischia di far scoppiare un terremoto. Come ben sappiamo, il titolo della Tesla è strettamente legato alle vicende personali di Musk, dal momento che questa è un’azienda che, quasi nella sua totalità, gira attorno a lui, che ne è il personaggio di spicco.
Le vicende personali del CEO e fondatore hanno agitato gli investitori, e la loro fiducia è scesa ai minimi storici. Di tematiche ce ne sono anche molte altre, come ad esempio la crescente concorrenza e la lotta del taglio ai prezzi che non ha migliorato la situazione. Circa un anno fa, Musk ha deciso di far scendere i listini in modo da risollevare le vendite, ma non è avvenuta una diminuzione dei costi sul processo di produzione.
In sostanza, si è generata una condizione per cui per ogni auto venduta c’è un guadagno minore, e questo è un aspetto che pesa e non poco. Inoltre, la crescita esponenziale dei marchi cinesi sta portando chi investe a gettarsi anche su quel tipo di mercato, ed è per questo che le acque già agitate attorno a questo marchio rischiano di trasformarsi in uno tsunami vero e proprio.