Non ci voleva proprio: a meno di un mese dalla partenza del mondiale di Formula Uno che la scuderia affronterà difendendo il titolo, scoppia un vero terremoto.
Squadra che vince non si cambia, è vero, ma capita che siano le circostanze o le liti intestine a portare anche il più vincente dei team a smantellarsi pezzo dopo pezzo. Il terremoto che ha investito RedBull in queste ore, una squadra di Formula Uno che ha dominato in modo incredibile la categoria mostrando una superiorità schiacciante soprattutto lo scorso anno, rischia a tutti gli effetti di distruggere uno dei team più vincenti della storia recente del motorsport.
Non basta quanto accaduto a Christian Horner, Team Principal della squadra che ha subito giorni fa la grave accusa di aver tenuto comportamenti inappropriati con una sua collaboratrice e che potrebbe seriamente perdere il posto nella squadra austriaca, adesso ci si mette anche un’altra possibile defezione. Tra l’altro quella di una delle vere menti dietro la squadra.
Una situazione gravissima per una squadra che tra meno di un mese dovrà difendere in pista il suo titolo iridato, un titolo che fino a poche settimane fa sembrava scontato per una scuderia così competitiva. Adesso, con un altro elemento della squadra che rischia di andarsene e un Sergio Perez il cui futuro appare incerto, almeno secondo i giornalisti del settore, il neo campione Max Verstappen rischia di rimanere realmente da solo.
Dopo Horner anche Adrian Newey a rischio
Nessuno avrebbe mai potuto pensare che a lasciare una squadra che ha praticamente costruito lui potesse essere il genio delle monoposto, Adrian Newey. Entrato in Formula Uno proprio con RedBull dopo un’esperienza nel campionato Indy, Newey è un direttore tecnico di origine britannica che ha praticamente ideato da solo, pur contando su un’ottima squadra, le monoposto che corrono dal 2006 in Formula Uno per il team.
Le vittorie giunte tra il 2010 ed il 2023 vedono Newey come grande protagonista, se non come principale artefice. La storia ha dimostrato quanto una squadra affiatata ed abile sia fondamentale per un pilota, almeno quanto la sua monoposto: ma allora, perchè mai Newey dovrebbe abbandonare un progetto in cui ha investito così tanti anni della sua vita?
Non è esattamente una decisione del dirigente britannico, quella che potrebbe arrivare nelle prossime ore. Infatti, il vero problema è economico ed è sorto con i cambi nelle regole per il budget cap della FIA secondo cui gli stipendi dei lavoratori del marchio, inclusi quelli per i progetti non legati alla Formula Uno direttamente, devono rispettare delle regole ben chiare. Sono soltanto tre gli slot disponibili per uno stipendio sopra una certa soglia. Un limite che gli incassi del famoso progettista supererebbero.
Problemi di soldi!
A quanto pare, lo stipendio netto di Newey che ha preso parte ad un progetto non legato alla F1 per realizzare una nuova hypercar sarebbe aumentato troppo e la scuderia avrebbe quindi uno slot degli ingaggi più alti “bloccato” per questa ragione. A questo problema, si unisce il timore – non confermato ma potenzialmente devastante – che i contratti di Newey e Horner siano legati per un rapporto di tutela vicendevole, ossia, se Horner dovesse davvero lasciare la squadra, Newey potrebbe seguirlo.
Questa è la teoria di MSN.com che immagina uno scenario da incubo per il team RedBull che potrebbe quindi perdere sia Horner che Newey nel giro di pochi giorni. A questa situazione, aggiungiamo una Ferrari che si è rafforzata per il prossimo anno con l’ingresso del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton e il fatto che difficilmente RedBull vorrà rinunciare al progetto per la hypercar con cui Adrian Newey potrebbe rivoluzionare ancora una volta il mondo dei motori.
Chiaramente è presto per trarre conclusioni ma una cosa è certa: marzo si avvicina, con esso l’inizio del mondiale. La scuderia con Verstappen come pilota dovrà presto prendere una decisione che appare quasi obbligata, forse relegando Newey a gestire il progetto della nuova hypercar senza più lavorare nel paddock con la squadra. Vedremo come andrà a finire questa vicenda.