Annuncio che desta grande agitazione da parte di Lamborghini, che è convinta non basti la situazione attuale e rischia di fallire l’obiettivo
Siamo in un periodo di grandi cambiamenti nel mondo dei motori e Lamborghini ha deciso di sperimentare anche altri aspetti: proprio recentemente ha introdotto a Sant’Agata Bolognese la cosiddetta “settimana corta“, un accordo sperimentale che verrà testato nel corso di quest’anno. In ogni caso, Stephan Winkelmann, CEO del marchio del Toro, ha chiarito che questo non comporterà una riduzione delle ore di lavoro o della produzione. L’unica cosa che cambierà sarà il fatto che i dipendenti resteranno meno tempo in azienda.
Diminuire la produzione, ha spiegato Winkelmann, sarebbe ovviamente dannoso per la fabbrica e quindi è un’ipotesi che va esclusa come conseguenza della “settimana corta”. L’obiettivo è invece offrire ai dipendenti un periodo di lavoro più comodo, preservando comunque l’efficienza produttiva. Si tratta pur sempre di una sperimentazione di questa nuova modalità di lavoro per valutarne gli effetti, prima di prendere decisioni definitive.
Questa è però solo una delle novità e dei temi che il CEO di Lamborghini ha toccato durante un’intervista con Repubblica. Ha infatti anche parlato in generale del futuro della casa automobilistica, annunciando il debutto della prima auto 100% elettrica marchiata Lamborghini tra il 2028 e il 2029. Prima di questa totale rivoluzione, Lamborghini si concentrerà comunque sull’ibridazione della gamma, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 50% entro la fine di quest’anno.
L’allarme di Lamborghini: “Non bastano, obiettivo a rischio”
Winkelmann si è soffermato sulla transizione dai motori a combustione interna a quelli elettrici, definendola una sfida importante per Lamborghini, visto che linea e prestazioni sono elementi cruciali per il marchio. Per questo, la casa automobilistica italiana adotterà un approccio serio e progressivo nell’abbracciare la tecnologia elettrica.
Il CEO ha poi fornito anche una panoramica generale sui modelli futuri, annunciando che la nuova Urus e l’evoluzione del concept Lanzador diventeranno totalmente elettriche. Le due supersportive, la Revuelto e la nuova Huracan, rimarranno invece ibride. Lamborghini valuterà anche la possibilità di utilizzare carburanti sintetici e la realizzazione di vetture a combustione interna.
La parte finale del discorso di Winkelmann è però quella forse più significativa: ha concluso mettendo in discussione il nuovo piano incentivi del governo, sottolineando la necessità di un approccio più ampio per affrontare le sfide della transizione del settore automobilistico: “Il problema è la quantità di risorse e la durata rispetto alla transizione che sta vivendo il comparto. Deve essere un qualche cosa su cui i costruttori possono fare pianificazione.Bisogna agire su più fronti, non bastano gli incentivi a far cambiare idea alle persone“.