C’è una vera e propria febbre di autovelox nel nostro paese, dove i controlli impazzano. Ecco cosa sta succedendo di preciso.
Quello degli autovelox è un vero e proprio spauracchio per chi viaggia in auto o in moto, un terrore che dovrebbe dissuadere tutti dal viaggiare alle alte velocità. Le multe sono aumentate negli ultimi anni, sul fronte degli importi, a causa dell’inflazione, ed in alcuni casi rischiano di essere davvero sin troppo importanti come cifre da pagare.
Il governo, più volte, ha fatto sapere di voler combattere contro i comuni che sfruttano i cittadini per ripagare i loro debiti e risanare i bilanci, dal momento che gli autovelox, a volte, vengono posizionati in zone al limite, se non oltre, la legge. Nel Nord Italia, in questi mesi, si fa un gran parlare di Fleximan, un gruppo di persone (e non un singolo come si sospettava inizialmente) specializzate nel distruggere le famose “macchinette”, tutte con la stessa modalità.
Nella nostra posizione, non possiamo di certo non condannare i gesti di questo gruppo, ma va anche detto che la situazione autovelox sta davvero sfuggendo di mano. I limiti di velocità, a volte a dir poco assurdi, rischiano di causare pericoli notevoli se portati troppo a ribasso, ed anche di costringere gli automobilisti al pagamento di multe troppo salate. Andiamo a vedere quella che è una situazione arrivata al limite.
Sulle colonne de “La Gazzetta dello Sport“, è stata analizzata una situazione che ha del paradossale, vale a dire quella del limite di velocità fissato a 30 km/h nelle grandi città. La prima ad introdurlo è stata Bologna, capoluogo dell’Emilia-Romagna, dove sono partiti dei veri e propri controlli a tappeto con autovelox piazzati ovunque.
La popolazione intervistata dalla stampa ha espresso grande rammarico per questa decisione, dal momento che questo limite viene reputato sin troppo basso, ed anche pericoloso. La fonte sopracitata ha analizzato la situazione sul fronte giuridico, anche perché contro limiti così bassi sono subito partiti ricorsi e polemiche. Infatti, i limiti di velocità sono regolamentati dal Codice della Strada, in particolare dal suo articolo numero 142, che stabilisce tutto in tal senso.
Quello che in molti si chiedono è: i comuni possono modificarli a loro piacimento? Nella prima parte dell’articolo, viene spiegato che in realtà non potrebbero, dal momento che solo un atto del Parlamento potrebbe modificare quanto riportato nel Codice della Strada, figurarsi se una decisione di questo tipo può essere presa da un comune. Tuttavia, come spesso accade, niente è come sembra.
Tutto si lega infatti a direttive singole che possono essere emanate da governo e ministeri, ed è proprio questo ciò che sta accadendo. Fonti governative parlano di direttive che portino ad aumentare lo spirito di collaborazione con i comuni, in modo tale che si possa giungere alle soluzioni più appropriate. In tal senso, il lavoro di squadra sarà fondamentale, visto che anche Roma ed altre città potrebbero presto introdurre questo limite di velocità. E le polemiche impazzeranno.
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