La Fiat può tirare un vero e proprio sospiro di sollievo, dal momento che ha ottenuto un parere positivo dal tribunale.
Dopo anni di tensioni e preoccupazioni, la Fiat può finalmente sorridere sul fronte delle battaglie in tribunale. La casa di Torino ha infatti ottenuto una vittoria molto importante per quanto riguarda una vecchia lotta sulle emissioni, che di certo non aveva fatto bene all’immagine dell’azienda per quello che riguarda i motori diesel. Al giorno d’oggi, questa tecnologia, almeno sui prodotti europei, è quasi stata eliminata dal marchio italiano, che su altri mercati continua invece a puntarci.
Come saprete, la Fiat ha ora concentrato le proprie energie sulle auto elettriche, senza però del tutto mollare il colpo su termici ed ibridi. Nel 2024 farà il proprio debutto la nuova Panda, che infatti darà la possibilità di scegliere ai clienti l’alimentazione preferita. Il diesel, invece, è ai minimi storici in Europa per quanto riguarda le vendite, ma chissà che dopo questa sentenza positiva le cose non possano cambiare. Certo è che la decisione del tribunale ci ha sorpreso e non poco, parlando di difetti di forma ed incongruenze che avevano contraddistinto il vecchio processo.
Fiat, il tribunale le dà ragione sui fatti del 2018
Nel mese di marzo del 2018, il ministero dei trasporti presentò un ricorso contro il gruppo FCA, ovvero Fiat Chrysler, che all’epoca si chiamava ancora in questa maniera prima di Stellantis. Infatti, all’epoca fu imposto un importante richiamo per le auto con classe di emissioni Euro 6 a gasolio, per renderle del tutto compatibili con quelle che erano le direttive europee.
Già sei anni fa, infatti, dalla UE arrivavano importanti indicazioni su ciò andava fatto per evitare le eccessive emissioni di anidride carbonica, da tempo finite nel mirino dei vertici. La sentenza del TAR si può inquadrare all’interno del famoso dieselgate, lo scandalo sulle emissioni che colpì in maniera pesante la Volkswagen qualche anno prima, costringendola ad un enorme danno di immagine, ma anche a dover ripagare pesantemente al proprio errore.
Ebbene, i giudici che si sono occupati del ricorso hanno trovato alcune incongruenze ed elementi contradditori nel vecchio processo, che costrinse la Fiat ad un lungo intervento utile per normare le proprie vetture e renderle adatte alle regole europee. C’è stata dunque una rimodulazione di quello che fu il processo di qualche anno fa, con i giudici che hanno anche fatto sapere che nel caso di ulteriori problematiche di questo tipo, tutto andrà gestito in maniera differente, con informazioni più precise che dovranno essere date prima di procedere a sanzioni pesanti.
Il dieselgate, come ricorderete, per la Volkswagen fu un vero e proprio disastro, che portò la stessa casa di Wolfsburg ad investire sull’elettrico. Fu proprio da quel momento che si iniziò a parlare di emissioni zero, con la casa di Wolfsburg che volle intervenire sul suo problema riparando al proprio danno di immagine sviluppando le tecnologie green. E chissà come sarebbe stato l’automotive del giorno d’oggi se tutto ciò non fosse mai avvenuto.