Il vandalo degli autovelox fa proseliti tra i cittadini e coloro che lo emulano ora si scagliano anche contro i dossi artificiali
Nelle ultime settimane, una nuova e preoccupante tendenza sembra essersi diffusa tra alcuni cittadini, alimentando un’ondata di vandalismo contro dispositivi di sicurezza stradale. Se inizialmente il bersaglio erano gli autovelox, ora i vandali sembrano aver esteso la loro azione anche contro i dossi artificiali. L’esposizione mediatica creatasi intorno alla misteriosa figura di Fleximan sembra aver creato una escalation di vandali che emulano la misteriosa figura che ha abbattuto diversi autovelox.
Le autorità locali sono chiamate a intervenire tempestivamente per arginare questa pericolosa ondata di vandalismo. È fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza tra i cittadini riguardo ai benefici dei dispositivi di sicurezza stradale e sottolineare l’importanza degli investimenti per la tutela della vita umana. La sicurezza stradale è una responsabilità collettiva, e il vandalismo contro dispositivi cruciali come autovelox e dossi artificiali rappresenta un serio pericolo per l’intera comunità. La collaborazione tra autorità, istituzioni e cittadini è essenziale per garantire la sicurezza e la tranquillità delle strade di ogni città.
Dopo Fleximan arriva Dossoman
La saga del vandalo prosegue: dopo la prima serie dominata dall’abbattitore seriale di autovelox ambientata nella regione veneta, ecco sbarcare la seconda stagione. Il protagonista di questa triste saga è Dossoman, colui che ha deciso di armarsi di avvitatore elettrico e tanta inciviltà per smontare fisicamente dall’asfalto i nuovi dissuasori di velocità installati dall’amministrazione locale. L’epicentro di tanta indecenza resta sempre la ricca regione del nord – est italiano, vittima principale di questa serie di episodi vandalici atti a demolire ogni forma di accessorio destinato al miglioramento della sicurezza stradale.
Coloro che abbracciano questa pericolosa pratica sembrano essere motivati da una sorta di protesta contro gli investimenti in sicurezza stradale, che ritengono essere contro gli automobilisti anziché a loro favore. La cultura e l’informazione sulla sicurezza stradale, seppur presente, sembrano non coinvolgere questa parte della popolazione. Un atteggiamento che potrebbe mettere a rischio la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Il timore principale è che queste azioni possano compromettere non solo la sicurezza dei conducenti, ma anche la stessa integrità delle infrastrutture stradali.
Il piccolo paesino veneto preso di mira da Dossoman non è nuovo a simili azioni contro i dissuasori stradali. Infatti anche in passato vi furono episodi che esposero la cittadina di Veronella, quando venne misteriosamente installato un finto autovelox e poi anche un cartonato che imitava le sembianze di un semaforo tradizionale. Di certo le critiche relative al reale funzionamento di autovelox e dossi artificiali sono lecite e ben accette, diverso è se la critica si trasforma in un atto vandalico violento e punibile penalmente.