La storia che vi vogliamo raccontare è quella particolare di un uomo che ha deciso di scegliere la bici come mezzo di spostamento, preferendola alla macchina, per fare il pendolare.
Siamo a Trento e lui si chiama Roberto Pallanch che per andare a lavoro ogni giorno a preferito bici e treno alla macchina.
La scelta è arrivata alla fine di un lungo ragionamento, che lo ha portato a preferire questo tipo di trasporto. A TGR Trento ha svelato: “Mi sveglio con il freddo la mattina. Il termometro oggi segnava due gradi, ma non è un problema, preferisco anche d’inverno andare in bici. Ti svegli quando ancora è buio, mentre la sera è un momento di stacco. Percorro un chilometro del mio tragitto, al ritorno, pedalando al buio. Mi sembra un passaggio, uno stacco simbolico tra il lavoro e la famiglia, tra stress e tranquillità”.
Percorre di fatto 15 km al giorno da oltre 20 anni, che con lo spostamento poi successivo è raddoppiato: “Ormai la bici è un prolungamento del mio corpo. Perché mi tengo in forma e costa meno”. Non fugge alle polemiche di chi lo prende in giro inutilmente e specifica come per lui l’ambiente sia importante e non solo. Andiamo a leggere altro.
La storia di Roberto Pallanch
La storia di Roberto Pallanch è di quelle che commuovono tutti. Proprio lui ha specificato: “Se andassi a lavoro in auto ci impiegherei venti minuti per arrivare a Trento Sud e un tempo indefinibile sulla tangenziale tra incidenti e code che ogni giorno vediamo”.
Si tratta di un problema comune che commuove tantissime persone e che crea disagio nella normale logistica della mobilità per andare a lavoro. Di fatto però l’uomo ha specificato alcune cose importanti legate a come la sua vita è inevitabilmente cambiata in meglio.
Non è di sicuro qualcosa da consigliare a chiunque, ma è un qualcosa che scuote e crea un’alternativa possibile e interessante per chi si trova ad affrontare questi viaggi interminabili e pieni di sorprese anche grazie allo splendido contorno che ci offre il nostro paese tra scenari da sogno e attimi che non riusciamo a goderci a bordo di una quattro ruote.
Ricordiamo che per fare una cosa del genere rimane sempre molto importante il consiglio del medico che di fato può farci stare tranquilli anche se percorriamo così tanti chilometri.