Il superbollo è uno degli spauracchi per molti automobilisti e per il 2024 ci sono delle novità da tenere in considerazione.
Sono diverse le tassazioni che devono essere pagate per poter essere in regola con la propria auto e queste aumentano ancora di più nel momento in cui si decide di acquistare un veicolo molto costoso. La decisione di introdurre il superbollo fece molto discutere e, nonostante alcune dichiarazioni, non sarà toccato nel 2024.
Nel maggio del 2023 infatti, Giorgia Meloni sembrava essere intenzionata a rinnovare sensibilmente il superbollo, pensando anche a una sua abolizione. In realtà si è deciso di continuare ancora con questa tassa che va a colpire solo le classi più ricche e economicamente stabili e che hanno tra le mani una vettura altamente prestazionale.
Ricordiamo comunque come anche il Superbollo, esattamente come il bollo, è una tassa che non è statale, ma bensì regionale. Questo comporta anche dei possibili cambi di prezzo tra Regione e Regione, in base alle Leggi in vigore, pur avendo sempre a disposizione lo stesso identico veicolo.
Si tratta dunque di un metodo che è nato ne 2012, anno in cui in Italia ci fu il cambiamento nel Governo con il passaggio da Silvio Berlusconi a Mario Monti. L’ex Premier di Forza Italia aveva già introdotto questa tassa, con il suo successore che la rese però ancor più stringente e con il 2024 che prevederà ancora una volta una serie di limitazioni molto importanti.
Il Superbollo è una tassa introdotta per far pagare di più coloro che hanno deciso di mettere le mani su automobili con una potenza maggiore dei 185 kW. Fino a quella potenza il calcolo del bollo è il medesimo per tutte le auto, con i modelli dall’Euro 4 all’Euro 6 che fino a 100 kW si calcolano con 2,58 Euro al kW.
Superando la quota del 100 kW si passa a una tassazione di 3,87 Euro al kW fino ad arrivare appunto a 185 kW. Il cambiamento radicale lo si ha però con il Superbollo, perché in questo caso si ha un sensibile aumento dei costi, visto che ogni kW si pagherà la bellezza di ben 20 Euro l’uno.
Le uniche automobili che hanno una potenza superiore ai 180 kW, ma che comunque non rientrano nel pagamento del Superbollo sono quelle vetture ormai considerate d’epoca, il che significa che devono aver superato i 20 anni. Questo significa per un’auto che ha una potenza complessiva di 230 kW, il costo complessivo sarà di ben 1645,36 Euro, anche se per molte vetture Ferrari o Lamborghini non è di certo difficile arrivare a valori da 10 mila Euro.
Per poter pagare il bollo serve utilizzare il modello F24. I codici da immettere che saranno il 3364, ovvero quello di Addizionale erariale alla tassa automobilistica, quello 3365, in caso di sanzione, o la 3366, per il pagamento di interessi. In caso di mancato pagamento del superbollo si dovrà pagare un interesse del 30%, in caso di pagamento spontaneo, mentre nel caso in cui dovesse esserci un accertamento di pagamento della tassa, ogni anni di ritardo comporterà un ulteriore aumento del 3,5%. La tassa dunque è già di per sé costosa e non è il caso di ritardarne il pagamento.
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