Gli autovelox fanno molto discutere in questa fase storica, ed ora arriva la nuova stangata. Ecco cosa è successo.
Gli automobilisti hanno tantissime regole da seguire ogni qualvolta in cui si mettono al volante della loro auto, ed una delle più importanti è ovviamente quella di rispettare i limiti di velocità. Per farlo, è necessario procedere ad un’andatura che sia tranquilla e contenuta, altrimenti si rischia di finire nelle grinfie di un autovelox. Al giorno d’oggi, in Italia, di questi apparecchi le strade sono stracolme, sia di quelli fissi che mobili, ovvero quelli posizionati dalle forze dell’ordine per alcuni controlli quotidiani.
Far rispettare la velocità è fondamentale per eliminare pericoli alla guida, ma va detto che, a volte, gli autovelox sono messi in posizioni molto furbe, con i comuni che cercano in ogni modo di strappare denaro dalle casse dei cittadini per risanare i loro debiti. Secondo ciò che dice la legge, con il denaro delle multe dovrebbero essere sistemate le strade, o comunque andrebbero fatti degli investimenti per migliorare la viabilità e la sicurezza.
Purtroppo però, il condizionale è d’obbligo, dal momento che questo non accade nella maggior parte dei casi. Inoltre, spesso vengono imposti dei limiti di velocità folli, come i 30 km/h nel centro di Bologna. In “difesa” dei diritti degli automobilisti c’è ora un uomo, che è divenuto famoso per la sua abitudine nel distruggere gli autovelox. Andiamo a vedere cosa ha combinato in questa occasione.
Autovelox, guardate cosa è accaduto
Da diverso tempo, si parla del fenomeno che riguarda un vero e proprio abbattitore di autovelox, che è specializzato nel far sparire dalla circolazione le famose “macchinette”. Il tizio è stato ribattezzato Fleixman, ed in queste ultime ore ha agito in quel di Cremona, in Lombardia. Pensate che, sino ad oggi, ha fatto fuori circa 12 dispositivi, e non ha alcuna intenzione di fermarsi.
L’ultimo episodio è avvenuto su una strada statale vicino a Martignana, nel cremonese, ed il bello è che questo autovelox, che è stato distrutto, non era ancora stato attivato. Come è accaduto anche negli altri casi, Felixman ha tagliato il palo che sostiene il dispositivo con un flessibile, per poi essere adagiato a terra. I cavi elettrici non vengono tagliati, e poi l’autore del gesto fugge senza lasciare tracce.
Per il momento, non si è ancora capito se alla base di questo progetto di distruzione dei rilevatori di velocità ci sia una sola persona o un gruppo organizzato, con le indagini che sono ancora in corso. Secondo alcune indiscrezioni, è più probabile che ad agire sia una vera e propria banda, con gli individui che ne fanno parte che sono ormai diventati specializzati nella distruzione di questi dispositivi.
Secondo ciò che sappiamo, non è stata nemmeno stilata una lista dei sospettati, cosa che ci conferma che il gruppo è ben organizzato ed in grado di non lasciare mai tracce. Di certo, gli autovelox del Nord Italia non possono dormire sonni tranquilli, dal momento che Fleixman, o chi per lui, è pronto per tornare in azione. Presto potrebbe avvenire un nuovo colpo.