Il nostro paese deve essere orgoglioso di questa iniziativa voluta direttamente dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma a cosa ci stiamo riferendo?
Il numero uno a livello politico ha sempre dimostrato di fare attenzione al Made in Italy e stavolta promuove un’iniziativa che non può che renderci fieri in tutto e per tutto.
Mattarella è nato a Palermo il 23 luglio del 1941. È il dodicesimo presidente della Repubblica Italiana, dopo che il 3 febbraio del 2015 ha preso il posto di Giorgio Napolitano. È dunque al secondo mandato richiamato a grande voce dagli italiani per il suo essere integerrimo e sempre presente nei momenti in cui era giusto esserlo. E il pubblico non si è mai dimenticato di lui.
Come di lui non si è dimenticato delle persone e del nostro paese. È riuscito a ricordare tante emozioni del nostro paese avvallando a un’iniziativa molto intelligente e che ricorda il nostro paese attraverso una strada davvero straordinaria. Ma ora andiamo a vedere questo momento di grande orgoglio per tutta la nostra gente.
Come riportato da Federciclismo è stato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a volere una mostra direttamente in Quirinale in occasione della Giornata della Memoria.
Sabato prossimo sarà esposta la bicicletta utilizzata dal grandissimo Gino Bartali con la quale in passato era riuscito a salvare la vita a diversi ebrei che durante la Seconda Guerra Mondiale erano stati perseguitati dai nazi-fascisti. Con la stessa il ciclista riuscì a vincere anche il Tour de France del 1938.
La due ruote è di proprietà di Bruno Carraro, imprenditore di Santa Maria di Sala a Venezia. L’uomo è stato promotore delle tappe del Giro d’Italia nel Veneto. La bici è di solito esposta nel Museo del Ciclismo del Ghisallo a Magreglio, provincia di Como.
Fondamentale è stato l’apporto della nipote del campione, Gioia Bartali, che ha parlato con Bruno Carraro per lo spostamento della bici del nonno verso le Sale del Quirinale.
All’interno della mostra ci saranno anche altre bici tra le quali anche quella dell’indimenticabile Fausto Coppi e con questa vinse nel 1950 la Parigi-Roubaix.
C’è grande attesa da parte degli amanti delle bici che non vedono l’ora di trovarsi di fronte a reperti storici in grado di rendere storico il nome del nostro paese in giro per il mondo a fronte delle straordinarie gare che vi abbiamo già illustrato in precedenza.
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