Gli autovelox hanno sempre fatto molto discutere, ma ora la situazione per questi dispositivi si sta facendo molto complicata.
Tra i principali obiettivi delle istituzioni al giorno d’oggi, vi è il fatto di garantire quanto più possibile la sicurezza dei cittadini in strada. Purtroppo i dati dimostrano come siano ancora troppe le persone che perdono la vita a causa di drammatici incidenti, con la velocità che è una delle principali cause.
Per questo motivo la maggior parte dei Comuni ha deciso di attuare una serie di azioni atte proprio a limitare quanto più possibile la voglia di certi guidatori di eccedere con la velocità. La scelta ha così portato alla nascita degli autovelox, dei sistemi che permettono così di capire a che velocità di stanno muovendo le auto.
Peccato che troppe volte i cittadini abbiano avuto la sensazione che questi strumenti siano nati solamente con il fine di rimpolpare le casse dei Comuni. In tanti casi infatti, i Comuni sono stati portati in Tribunale da associazioni di consumatori, in quanto erano stati ritenuti colpevoli di aver esposto dei limiti di velocità eccessivamente bassi.
Non sono rari i casi di successo, come accadde tra dicembre e gennaio del 2015 nella tangenziale di Brescia, con il Tribunale che obbligò a riportare il limite a 110 km/h dopo pochi giorni a 90 km/h. Ecco come mai molti cittadini vedono con odio e astio questi dispositivi, ma ora c’è qualcuno che ha deciso che era giunto il momento di passare alle maniere forti.
In questi ultimi giorni si sta parlando moltissimo della figura di Fleximan, un uomo che sta venendo mitizzato da molti utenti sui social, pur non avendo nulla di che vantarsi. Infatti il distruggere gli autovelox come segno di protesta è a tutti gli effetti un gesto di vandalismo che come tale deve essere catalogato.
Si sta distruggendo un qualcosa che ha pagato il Comune e che dunque deriva dai pagamenti di tutti i cittadini. Distruggendo gli autovelox in questo modo si dà così il via libera alla possibilità che chiunque possa fare ciò che vuole, senza il benché minimo senso civico. Per questo motivo è importante che le istituzioni facciano qualcosa, e non va di certo osannato.
Le sue “prodezze” si sono potute ammirare specialmente in Veneto, ma di recente ha operato anche in Lombardia, nella provincia di Cremona. Naturalmente arriverà il giorno che le Forze dell’Ordine lo scoveranno e a quel punto per lui saranno davvero dolori, considerando infatti come questa è un’azione che sarà sottoposta al Codice Penale.
Fleximan, e tutti coloro che lo stanno aiutando nel distruggere autovelox, stanno violando l’Articolo 635 del Codice Penale che vieta espressamente la distruzione o il deterioramento di cose mobili o immobili con violenza. La sanzione dunque sarà davvero molto dura, tanto è vero che andrà da un minimo di sei mesi fino a un massimo tre anni. Oltre a questo va contro all’Articolo 340, che riguarda il danneggiamento di opere pubbliche, il che comporta a un ulteriore anno di carcere. Prima di esaltare queste azioni, ci si deve sempre ricordare che ciò che sta facendo è illegale e contro la società.
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