Alfonsina Strada è stata una donna straordinaria, ricordata per essere stata la prima a competere al Giro d’Italia in bicicletta.
Sicuramente si tratta di una leggenda dello sport italiano, ma vogliamo raccontarvi qualcosa più da vicino per conoscere un’eccellenza della storia del nostro paese e non solo.
Alfonsina Strada, chi è?
Alfonsina Strada è nata come Alfonsa Rosa Maria Morini il 16 marzo del 1891 ed è venuta a mancare a Milano il 13 settembre del 1959 quando aveva 68 anni. Fu la prima italiana a competere in gare maschili tra cui il Giro di Lombardia e soprattutto il Giro d’Italia.
La donna viene ricordata per essere stata pioniera della parificazione tra uomini e donne nel mondo dello sport. Prima di lei infatti il mondo femminile era totalmente escluso dalle massime competizioni. La donna è stata professionista dal 1908 al 1936 dimostrando di essere personaggio carismatico e di assoluto livello.
Ciclismo
Come detto Alfonsina Strada ha fatto molto per il mondo dello sport e del ciclismo più in particolare. È stata la prima donna a competere in gare maschili come il Giro d’Italia. A lei si deve l’ingresso del mondo femminile nello sport italiano. La sua specialità era il ciclismo da strada.
Pare che la prima bici entrò in casa sua nel 1901, anche se altri datano a quattro anni prima questo evento, su iniziativa del papà Carlo Morini che l’acquisto dal medico del suo paese. La bici era praticamente da buttare, ma ancora funzionante e così Alfonsina imparò a pedalare. Si guadagnò il titolo di miglior ciclista italiana a Torino. Nel 1909 in Russia partecipò al Grand Prix di Pietroburgo ricevendo una medaglia dallo zar Nicola II.
Nel 1911 poi stabilì il record di velocità femminile, raggiungendo la velocità di oltre 37 chilometri orari, superando Louise Roger che ne deteneva il titolo. Ottenne poi altri grandi successi in Francia per poi arrivare al Giro di Lombardia in piena Prima Guerra Mondiale. Al Giro d’Italia ci partecipò nel 1924 in seguito anche a situazioni molto delicate legate alla sua famiglia e al marito ricoverato in manicomio a San Colombano al Lambro.
Film
Nel 2021 è uscito un film sulla vita della ciclista dal titolo Perdifiato l’incredibile vita di Alfonsina Strada. A scrivere interpretare la storia è stato l’attore e il drammaturgo Michele Vargiu. Invece alla regia abbiamo trovato Laura Garau. Il film è stato girato esclusivamente per la televisione.
La Moviheart di Massimiliano La Pegna ha acquistato i diritti di Gli anni ruggenti di Alfonsina Strada, libro di Paolo Facchinetti. Sicuramente si tratta di un lavoro importante per la storia del ciclismo e dello sport più in generale.
Curiosità
Alfonsina Strada è stata molto amata dal pubblico italiano e ancora oggi viene ricordata tanto da essere citata da Giorgia Meloni in un suo discorso importante. La canzone Bellezze in bicicletta, composta da Giovanni D’Avanzi e Marcello Marchesi nel 1950, si ispirava proprio alle gesta dell’atleta.
Ad Alfonsine, in provincia di Ravenna, è stata dedicata la nuova palestra comunale di via Murri all’atleta. Al museo del paracarro di Pergine Valsugana le hanno dedicato un enorme paracarro rosa. Inoltre nel 2010 ha debuttato lo spettacolo teatrale Finisce per A. Soliloquio tra Alfonsia Strada, unica donna al Giro d’Italia del 1924, e Gesù. Questa è compresa nella raccolta Aima e Carne edita da Fernandel.
Causa morte
Quale fu la causa di morte di Alfonsina Strada? La donna è scomparsa il 13 settembre del 1959 ad appena 68 anni. Aveva da poco assistito alla gara ciclistica d’autunno delle Tre Valli Varesine. Dopo essere rientrata a Milano, mentre tentava di avviare la sua moto Guzzi 500, fu colpita da un infarto fulminante che le fu purtroppo fatale.