Al termine di ogni stagione di Motorsport vengono celebrati i migliori protagonisti. L’ex pilota di Formula 1 ha ottenuto un riconoscimento attesissimo.
Per i colori italiani il 2023 è stata una stagione esaltante. Il debutto in pista della 499P nel campionato endurance ha regalato alla Ferrari una gioia attesa 50 anni. Guidi e Giovinazzi hanno fatto parte del trio che ha conquistato la mitica edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans. In F1 le cose per la Rossa non sono andate come nelle attese.
Se nel WEC ci sono solo buone notizie, in F1 la Scuderia modenese ha chiuso l’annata con un mesto terzo posto a soli 3 punti dalla Mercedes, ma a distanza siderale dalla Red Bull Racing. Purtroppo nella scorsa annata, in griglia, non vi erano piloti italiani. Per chi è cresciuto con le piccole grandi imprese di Jarno Trulli e Giancarlo Fisichella l’assenza di un driver nostrano rappresenta ancora uno shock. La carriera del romano è stata caratterizzata da grandi chance, belle soddisfazioni e anche qualche passaggio a vuoto deludente.
Giancarlo ha cominciato, come la maggior parte dei driver, sui kart. Sul circuito Pista d’Oro di Guidonia, in Provincia di Roma, il classe 1973, mise in mostra grandi abilità. Tra il 1985 e il 1987 vinse 35 gare nella categoria Cento Nazionale. Una volta conquistato il campionato italiano per squadre regionali, a soli 16 anni, giunse secondo al campionato europeo junior, quarto al campionato mondiale e primo al campionato intercontinentale. Un talento precoce e purissimo.
Dopo aver vinto tanto sui kart, ebbe l’occasione di correre il campionato italiano di F3 con la Dallara-Opel della RC Motorsport. All’epoca il Motorsport italiano era al top. Nel 1992 si aggiudicò il Gran Premio di Imola all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, arrivando all’ottavo posto in campionato. L’anno della consacrazione fu il 1994, con 10 trionfi su 20 gare, segnando 11 pole position ed ottenendo ben 309 punti e il titolo piloti.
Il riconoscimento all’ex pilota di Formula 1
In carriera Fisichella è sempre stato molto versatile. Ancor prima di cimentarsi nella categoria regina del Motorsport, partecipò all’International Touring Car Championship e, nel DTM, nell’abitacolo di una Alfa Romeo 155 V6 TI dell’Alfa Corse 2. In F1 debuttò grazie ad una intuizione di Gian Carlo Minardi che, inizialmente, gli propose un ruolo di collaudatore nel team di Faenza. La Minardi decise di promuovere Fisichella nel 1996, a seguito del problema del driver giapponese Taki Inoue a pochi giorni dall’inizio del campionato.
Il romano non perse l’occasione per dimostrare il suo talento, nonostante una vettura poco competitiva. Deve a Briatore il grande salto nella parte di griglia che contava. Dopo l’esperienza in Jordan, si consacrò in un triennio importante in Benetton. Al Gran Premio d’Austria sull’A1-Ring marcò la prima pole position in carriera, mettendosi alle spalle fenomeni come Mika Hakkinen e Michael Schumacher. Fisico aveva degli alti impressionati, ma in carriera ha sempre avuto teammate di assoluto livello.
Vince il suo primo Gran Premio in F1 al volante della Jordan, nel 2003, in un pazzo GP del Brasile. In Benetton si tolse la soddisfazione di celebrare il titolo con Alonso. L’italiano fu selezionato dalla Ferrari per prendere il posto di Luca Badoer che, a sua volta, aveva sostituito l’infortunato Felipe Massa, negli ultimi 5 GP del campionato 2008. In una cerimonia, svoltasi presso la sede istituzionale di via Parigi, il Presidente dell’Automobile Club Roma, Giuseppina Fusco, alla presenza dell’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda del Comune di Roma Alessandro Onorato, del Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani e del Segretario Generale dell’ACI Gerardo Capozza, ha consegnato a Giancarlo Fisichella il premio “Pilota Romano dell’Anno 2023”.
Premiata anche la Scuderia Baldini 27. Riconoscimenti meritati dopo un’altra stagione da assoluti protagonisti nel Campionato italiano. In carriera Fisichella ha vinto due volte nel Gran Turismo alla 24 Ore di Le Mans, affrontando 231 Gran Premi e ottenendo 19 podi e 3 trionfi.