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Paraciclismo, cos’è? Tandem, Maniago, storia, Zanardi

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Matteo Fantozzi

Il paraciclismo è uno sport che sta prendendo sempre più strada in Italia, con campioni che hanno raggiunto grandissimi risultati. Andiamo ad analizzare da vicino tutto quello che c’è da sapere.

Nonostante nasca da una branca del ciclismo parliamo di qualcosa di davvero molto differente sia nelle regole che nelle modalità. Andiamo ad approfondire l’argomento da vicino.

Cos’è il Paraciclismo? (ANSA) Bicizen.it

Paraciclismo, cos’è?

Il Paraciclismo è uno sport dedicato al mondo dei diversamente abili che proviene dal ciclismo appunto. All’inizio del ventesimo secolo comparvero sul mercato i primi prototipi di handbike ovviamente molto diversi da quelli di oggi. Negli anni sessanta invece furono introdotte le prime bici proprio per disabili.

Negli anni ottanta furono lanciati i tandem per permettere anche ai non vedenti di andare in bici e infine negli anni novanta sono arrivate le moderne handbike che permettevano ai disabili in sedia a rotelle di poter praticare normalmente questo tipo di sport.

Storia del Paraciclismo

Paraciclismo, cosa succede? (ANSA) Bicizen.it

La storia del paraciclismo è piuttosto recenti. Le prime competizioni infatti hanno inizio negli anni ottanta. Dal 1998 poi si corrono i campionati del mondo di paraciclismo guidati direttamente dall’Unione Ciclistica internazionale.

Ufficialmente è diventato sport nel 1988 con i Giochi Paralimpici estivi di Seul. Da quel momento questa attività sportiva ha acquisito grande notorietà in tutto il mondo riuscendo a regalare inclusività anche a chi prima era tagliato fuori da questo tipo di sport.

Regole Paraciclismo

Paraciclismo, cosa dobbiamo sapere? (ANSA) Bicizen.it

Quali sono le regole del paraciclismo? Ovviamente in parte prendono spunto da quelle del ciclismo anche se sono differenti visto il diverso tipo di struttura che si utilizza. Le regole sono stabilite dall’Unione Cicilistica Internazionale e vengono adattate in base al tipo di disabilità che si vede e che portano a differenti, anche se simili, tipi di discipline.

Gli atleti che praticano il paraciclismo sono divisi in varie categorie per il loro tipo di disabilità. Esistono infatti Handycycle, Trycicle, Tandem e Cycle. L’Handcycle viene utilizzato da atleti classificati in H1, H2, H3 e H4, partecipano in posizione sdraiata mentre gli H5 sono inginocchiati. Il Trycicle vede gareggiare persone colpite da spasticità, atassia, distonia e atetosi classificati in T1 e T2. Il Tandem è per i ciechi e ipovedenti.

Maniago

Paraciclismo, cosa dobbiamo sapere? (ANSA) Bicizen.it

Maniago è una città fondamentale per quanto riguarda il paraciclismo. Infatti qui si disputa la Para-Cycling World Cup Maniago mondiale di categoria che ha messo in mostra tantissimi grandi atleti poi passati alla storia.

Maniago si trova nell’ex provincia di Pordenone in Friuli Venezia Giulia e conta oltre 11mila abitanti. Sorge a 286 metri sul livello del mare e si estende per quasi 70 chilometri quadrati con una densità di 166.44 abitanti per chilometro quadrato. Oltre che per l’handbike è nota anche per l’arte fabbrilte tanto che viene ricordata anche come la Città del coltello.

Alex Zanardi, chi è?

Alex Zanardi è nato a Bologna il 23 ottobre del 1966. È stato un grandissimo pilota, raccogliendo anche ottimi successi, fino a che nel 2001 ha subito un terribile incidente a Lausitzring. Le conseguenze sono state molto gravi perché hanno portato all’amputazione degli arti inferiori. Una carriera stroncata visto che fino a quel momento era stato due volte Campione CART e una campione italiano superturismo.

Nonostante questo il pilota non si è mai arreso e anzi è riuscito a ritrovare la forza per tornare nel mondo dello sport. Così è riuscito a gareggiare anche in varie competizioni di paraciclismo, compagno di squadra tra l’altro di Vittorio Podestà che abbiamo intervistato non molto tempo fa. In questa competizione ha conquistato quattro medaglie d’oro tra i Giochi paralimpici di Londra 2012 e Rio 2016 oltre a ben dodici titoli ai campionati mondiali su strada.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.

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