Il marchio giapponese è sicuro, sarà il futuro dell’automobilismo: i dettagli del nuovo progetto
Il 2024 potrebbe essere un anno di svolta per tutto quello che riguarda le auto elettriche e le tecnologie ad esse collegate. L’inserimento delle auto a idrogeno nei progetti di molti marchi automobilistici sta modificando le prospettive a medio e lungo termine, di fatto rivoluzionando le previsioni di mercato per tutto quello che riguarda la neutralità del carbonio e le vetture ad impatto zero.
In prima linea c’è, insieme a Toyota e Hyundai, anche la Honda. Il marchio giapponese è, infatti convinto che le auto a idrogeno, in cui il brand sta investendo, saranno il punto focale della loro gamma globale. A novembre, in occasione della “Settimana dell’Idrogeno 2023”, Honda ha presentato un prototipo con il quale ha voluto sottolineare l’impegno per raggiungere la neutralità del carbonio.
Un concept progettato per offrire durata e versatilità in tanti utilizzi differenti, dai veicoli commerciali, alle macchine edili e alla energia stazionaria. Il primo modello a subire la conversione all’idrogeno dovrebbe essere l’iconico Suv CR-V, che dovrebbe entrare in commercio in Giappone ed in Nord America già nel 2024.
Auto a idrogeno, il progetto e le condizioni necessarie
Inoue Katsushi, capo del progetto di rivoluzione ecologica prima in Europa e poi in Cina, ha parlato ai microfoni di Autocar, dove ha analizzato il progetto con motore alimentato ad idrogeno. “La fase successiva ai veicoli elettrici a batteria è quella delle auto a celle a combustibile, ma ci vorrebbe tempo”, ha dichiarato.
L’obiettivo, infatti, è fissato più al 2024 che al 2030 – come per le auto elettriche – guardando al futuro a lungo termine. Per quella data, Katsushi conta di vedere l’intera gamma con motore elettrico o a celle a combustibile. Nel frattempo l’idrogeno avrà un ruolo fondamentale nello sviluppo di tutte queste tecnologie. Ma come si potrà portare a termine questo enorme progetto?
Ormai, è certo che Honda sia impegnata nella costruzione delle vetture appartenenti a quella che chiama Serie 0, auto che verranno convertire all’idrogeno. Secondo il brand però, c’è bisogno di alcune condizioni fondamentali per poter espandere la tecnologia a livello globale. Innanzitutto delle infrastrutture adatte a supportare questo progetto, poi una catena di approvvigionamento e, infine, una domanda di mercato congrua alla produzione.
Il lavoro di Honda si sta, infatti, concentrando anche sui veicoli commerciali e industriali: come ipotizzato anche dalla rivale Toyota, questi veicoli, avendo percorsi ben definiti e stereotipati per lavoro, possono essere riforniti con maggiore facilità da una catena di distributori che costerebbe meno.