Sta per arrivare una svolta senza precedenti, iniziati i primi test per cambiare il motore anche agli aerei, scopriamo di cosa si tratta e qual è l’idea rivoluzionaria.
Ormai, tutti sanno quanta attenzione ci sia all’ambiente e all’inquinamento, per questa ragione sono molte le misure che i governi stanno prendendo riguardo la limitazione del traffico cittadino, la possibilità di accedere a diversi incentivi messi a disposizione di chi vuole rottamare vecchie auto e acquistarne altre di ultima generazione. Inoltre, sono state prodotte anche bici e monopattini elettrici, ottime alternative ai classici mezzi di trasporto. Se prima ad essere elettriche erano solo le auto infatti, ora anche diversi veicoli a due ruote come moto e motorini sono stati prodotti a zero emissioni.
Sembra dunque che ormai non ci siano più dubbi, ben presto i vecchi mezzi di trasporto scompariranno. Tuttavia questo processo sembra essere non proprio così immediato, infatti nonostante anche i fondi messi a disposizione dallo Stato quelli per le vetture totalmente elettriche, sono addirittura aumentati. Ad avere più successo in caso sarebbero le ibride plugin, per quanto riguarda i mezzi di trasporto pubblici, anche in questo caso sono stati prodotti degli autobus a bassa emissione. Ciò che nessuno si aspettava è che anche gli aerei potessero trasformarsi da questo punto di vista, vediamo di cosa si tratta.
Gli aerei del futuro potrebbero essere alimentati ad idrogeno, verrà utilizzato all’interno della cella combustibile per trasformare energia in grado a sua volta di alimentare motori elettrici. A lavorare al progetto sarebbe Airbus che ha dichiarato di essere quasi arrivato ad un punto di svolta. Per il primo test ufficiale del progetto zero, il sistema è stato installato su un enorme A380.
L’obiettivo dell’azienda, è quello di presentare il progetto entro il 2026, la potenza complessiva dovrebbe essere di 1,2 MW, A380, era già stato lanciato precedentemente, tuttavia si può considerare un progetto molto travagliato e complicato. Infatti, ha incontrato diverse problematiche, oltre agli alti costi di utilizzo ed anche il COVID non gli ha giovato, in quanto i voli intercontinentali verso l’Oriente sono stati drasticamente ridotti. Si trattava dei voli principali inc ui l’aereo era impiegato ogni giorno. I motivi principali per cui il progetto non “decollò” all’epoca, furono i costi di gestione che erano davvero molto elevati.
Adesso però, rimuovendo i motori a carburante Avio e installando un powertrain economico ed ecologico, il progetto potrebbe riprendere vita e il mezzo e dovrebbe poter compiere viaggi intercontinentali anche senza la necessità di raggiungere una capienza minima. Le prove con il nuovo powertrain a cella combustibile, si terranno in Bassa Sassonia, al momento l’azienda starebbe lavorando per ottimizzare le dimensioni, la massa e per soddisfare le specifiche di volo.
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