Brutta tegola per un colosso automobilistico, con la crisi che ha causato lo stop alla produzione di grandi modelli.
Il periodo storico attuale non è di certo dei più semplici per le grandi aziende automobilistiche che si trovano così nella difficile condizione di dover fare i conti con una serie di problemi legati all’inflazione e alla crisi politiche. Questo decennio, iniziato con la pandemia per Coronavirus, non è stato di certo il più semplice.
A peggiorare in modo drammatico la situazione ci stanno pensando anche una serie di conflitti a livello mondiale, come per esempi quello che inizialmente ha coinvolto Russia e Ucraina, e ora c’è il dramma della guerra tra Palestina e Israele. Il Medio Oriente in questo momento sta vivendo un periodo davvero drammatico.
Per questo motivo è molto importante che le nazioni occidentali facciano qualcosa per provare a placare delle guerre che non solo stanno portando a morte e distruzione in certi Stati, ma che allo stesso tempo stanno causando una spaventosa crisi economica. Ora a peggiorare il tutto ci sta pensando anche la crisi del Mar Rosso.
Proprio per poter fare in modo che la guerra tra Israele e Palestina finisca, sono in atto una serie di rivolte da parte della milizia Houthi, con questa che sta attaccando le varie navi mercantili nel mar Rosso. L’intento è quello di smuovere i Paesi occidentali bloccando l’economia ed effettivamente sembrano giungere i primi risultati. Uno dei più grandi colossi a livello mondiale ha dovuto alzare bandiera bianca di fronte a una situazione ormai insostenibile.
Volvo blocca la produzione: la crisi del Mar Rosso dilaga
Lo stabilimento della Volvo che lavora maggiormente con il Medio Oriente è quello belga di Gand, con quest’ultimo che ha deciso di bloccare il lavoro per tre giorni. La motivazione è legata al fatto che sono ormai insostenibili i ritardi attorno alle consegne di una serie di pezzi che sarebbero essenziali per la produzione delle automobili della sede.
Proprio qui infatti nascono alcuni modelli eccezionali, come per esempio la XC40 o la C40, oltre al fatto che la sede belga è considerata altamente strategica visto come nascerà anche la EX30 nel 2025. Purtroppo questa situazione non è solo che un susseguirsi di una serie di blocchi sul mercato della produzione automobilistica.
Non è solo la Volvo ad aver annunciato lo stop alla produzione per un determinato periodo, ma lo stesso ha fatto anche la Tesla, con la sede di Berlino che non produrrà alcun veicolo dal 29 gennaio all’11 febbraio. Diventa dunque ormai chiaro come il problema del Medio Oriente non sia più solo un dramma da un punto di vista civile, ma lo sta diventando anche per l’economia.
La milizia Houthi ha dichiarato che solo con la fine degli attacchi di Israele verso la Palestina, allora decideranno di bloccare anch’essi gli attacchi nei confronti delle navi mercantili. Per ora le altre aziende automobilistiche non hanno preso in considerazione la possibilità di chiudere la produzione per alcuni giorni, ma la situazione è sicuramente preoccupante, con la decisione di Volvo e Tesla che rischia solo di essere l’inizio di una crisi del settore automobilistico ancora più grave.