Due ruote recenti che hanno vantaggi in termini di mantenimento per l’eredità che hanno, sono da mettere in garage.
Il mondo dei motori va avanti ad una velocità assurda ma ogni tanto è bello fermarsi e dare uno sguardo al passato. Andare indietro nel tempo ed apprezzare, riassaporandolo, ciò che il mondo delle due ruote ci ha fatto apprezzare qualche decennio fa. Un periodo che può sembrare lontano ma che in fin dei conti non lo è così tanto.
Le motociclette una volta avevano una dotazione tecnologica meno corposa, sicuramente erano più difficili da portare e permettevano al pilota di avere il pieno controllo facendogli sentire con tutto il corpo quello che stava accadendo.
Sensazioni difficili da replicare e da trovare nelle moto moderne, sempre più avanzate, velocissime ma non così “vive” tra le gambe dei piloti. Per provare emozioni diverse si può però sempre tornare sul mercato dell’usato e ad acquistare quindi moto storiche.
Questa flotta di “vecchie glorie” si amplia ogni anno con modelli che raggiungono lo stato di interesse storico, strizzando l’occhio a chi ama la velocità di una volta. Si tratta di un ottimo modo per comprare moto di alto livello che ora hanno prezzi accessibili per quasi tutti.
Un 2024 dolcissimo per questi modelli
La prima moto di cui vale la pena parlare è la Honda CBR 1000 del 2004 una moto che ha avuto un successo incredibile sia da stradale che nelle vesti corsaiole. Dotata di un motore da 172 cavalli tutti da guidare. Si resta in Giappone per la Kawasaki Z750, nata lo stesso anno della Honda, appartenente ad una categoria diversa, è stata una delle prime naked con grinta e velocità. Ora il modello compie 20 anni, cosa che la rende a tutti gli effetti una moto d’epoca per la legge italiana.
Anche la grande rivale proveniente dal Sol Levante del brand cioè Suzuki ha un modello che sta diventando d’epoca: quell’anno il brand lanciò la Suzuki DL 750 V-Strom una moto da turismo con un motore adatto per tutti gli usi ed un ottimo telaio. Può rappresentare ancora una valida alternativa alle moderne e soprattutto, ora è un pezzo da collezione!
Spostiamoci in Europa con la casa austriaca KTM che veste da motard la propria 950 dando vita ad un modello davvero unico, la 950 Supermoto, per erogazione e stile, una due ruote che ispira a guidare con tanta grinta, pur non avendo il corpo e l’agilità delle motard pure.
Chiudiamo con un’altra due ruote proveniente dall’asia, la Kawasaki ZX-10R la prima che lanciò la moda delle superbike per piloti, senza assistenza alla guida, sotto la carena sportiva scalpita un motore quattro cilindri che eroga ben 175 cavalli. Specifiche oggi sicuramente interessanti ma che per l’epoca erano semplicemente aliene: dopo tutto, erano altri tempi.