Un uomo ha voluto fare una cosa assurda sulla sua Tesla, con l’obiettivo di renderla autosufficiente. Ecco cosa è accaduto.
Oggi vi parleremo di una vera e propria idea geniale che è stata studiata da un uomo per la sua Tesla, portandola a diventare davvero estrema. La vettura è una Model Y, ovvero la EV più venduta al mondo assieme anche alla Model 3, in un momento in cui la compagnia di Elon Musk vive di certo un momento esaltante ma affronta anche qualche problemino. La concorrenza dalla Cina è sempre più forte, e quel sogno di essere l’unica, grande venditrice di auto a batteria è svanito da tempo.
Ovviamente, la Tesla è ancora il marchio che domina la scena sul fronte di questa tecnologia, ma le rivali stanno per crescere. Inoltre, le auto elettriche stando al mercato non sono così amate, ed è per questo che qualcuno sta studiando delle soluzioni alternative, anche per poter risparmiare sul fronte delle ricariche. Ecco cosa si sono inventati.
Tesla, ecco cosa è successo a questa vettura
Sul sito web “Auto.hwupgrade.it“, è stato riportato un caso assolutamente incredibile, con protagonista una Tesla. Si tratta, come sappiamo, dell’auto elettrica più popolare in assoluto, quella che tutti i fan delle EV desiderano. Ebbene, un proprietario di una Tesla Model Y ha costruito un tetto solare sulla sua vettura, in modo da utilizzarlo nelle fasi in cui parcheggia l’auto.
Come ben sappiamo, si parla parecchio di quelle che possono essere le alternative all’auto elettrica, puntando anche sull’idrogeno e, perché no, sull’energia solare. L’uomo si è impegnato duramente per ben due anni per trovare una soluzione, per poi creare un tetto fotovoltaico modulare e richiudibile, in modo da accumulare energia dal sole. La struttura svetta sul portapacchi fornito dalla compagnia di Elon Musk, ed è ovvio che questo proprietario non possa circolare con questo tettuccio aperto.
In tutte le occasioni in cui, per qualche motivo, parcheggia la sua auto, l’uomo monta il tetto fotovoltaico ed inizia ad accumulare energia sulla sua Tesla. Si tratta di un lavoro fatto con parti stampate in 3D e tubi telescopici in carbonio, cosa che ha portato alla creazione della struttura. I pannelli vengono così esposti alla luce solare e sono da 175 watt. Secondo colui che ha inventato la cosa, possono ricaricare l’auto di circa 21 miglia al giorno, ovvero 32 km.
Inoltre, la buona notizia deriva dal peso, che aumenta solamente di 75 kg. Esiste anche un sito web sul progetto per potersi informare, e va detto che il protagonista potrebbe essere stato un pioniere in tal senso. 32 km al giorno, soprattutto per chi gira in città, sono davvero parecchi, anche se la cosa potrebbe allarmare e non poco i sostenitori delle colonnine.
Infatti, spesso con questo sistema si può evitare il “pieno” alle colonnine, a meno che non si debbano compiere delle distanze più importanti, per cui la luce solare non può ancora essere utile. Di certo, i tempi stanno cambiando, ed ora di novità tecnologiche su questo argomento se ne trovano ogni giorno in quantità maggiori.