Il 2024 è iniziato come un anno di cambiamenti sotto diversi punti di vista. Tra questi c’è il Codice della Strada che prevede l’introduzione di nuove norme. Attenzione perché alcune cose portano al ritiro della patente.
Il numero sempre elevato di incidenti nel nostro paese ha costretto il Governo a lavorare su una stretta che non può più essere intransigente sotto nessun punto di vista.
Inoltre si punta anche ad appianare qualche vuoto normativo. Questo perché sono sempre più largamente utilizzati mezzi come bici e monopattini elettrici. Ovviamente questo obbliga chi si muove sul Codice a prendere in considerazioni dinamiche che precedentemente erano sconosciute.
Una cosa su cui si era pronunciato anche il Ministro Matteo Salvini, promettendo interventi immediati e proponendo anche innovazioni in tal senso. Per questo che si vada in bici, in monopattino, in moto o in auto è molto importante conoscere queste novità che potrebbero riguardare tutti noi.
Cosa cambia nel Codice della Strada per il 2024
Il nuovo Codice della strada 2023/2024 prevede l’inserimento di ulteriori strette rispetto all’utilizzo di smartphone alla guida, sul tasso alcolemico e l’utilizzo di stupefacenti, sull’uso di bici e monopattini e sull’utilizzo degli autovelox.
Tra le novità principali c’è quella che è nota come “ergastolo della patente” che sarà applicato per chi guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o commette reati davvero molto gravi come per esempio non fermarsi dopo un incidente.
Inoltre sono stati introdotti dei corsi di educazione stradale nelle scuole che garantiranno due punti in più sulla patente al momento del conferimento della stessa.
Chi infrangerà il Codice della Strada nel 2024 si troverà a vedere sospesa la patente da 7 a 15 giorni con decurtazione di 20 punti se supera i limiti di velocità tra i 10 e i 40 km/h, se passa col rosso, se fa inversioni di marcia dove vietato, se circola contromano. Se si causa un incidente invece i giorni di sospensione raddoppieranno.
Verrà introdotto l’alcolock sulle vetture di chi recidivo in questo senso, un dispositivo che impedirà l’avvio dell’autovettura in caso di stato di ebrezza. Sperimentato nel 2020 dal Cnel è già stato sperimentato in Europa. In caso il test dell’alcolock risulterà positiva verrà revocata la patente con divieto di nuovo conseguimento per tre anni.
Il limite massimo rimarrà di 0.5 g/l, ma sarà totalmente vietato nei soggetti già colti in stato di ebrezza precedentemente. Attenzione dunque perché le conseguenze potrebbero essere davvero pesanti sotto ogni punto di vista.