Quando si sale in auto in inverno si trova l’abitacolo ghiacciato. E’ giusto tenere il motore accesso per scaldarlo prima di partire?
Chiunque abbia una macchina lo sa bene. Quando le temperature si abbassano, specialmente se si deve guidare di primo mattino per recarsi a lavoro, la prima cosa che si fa quando ci si accomoda a bordo è accendere il motore, attivare il riscaldamento e quindi aspettare qualche istante prima di ingranare la marcia e partire, magari nel frattempo ingannando l’attesa, raschiando via il ghiaccio dai finestrini, se il freddo notturno è stato particolarmente rigido.
Per molti è un gesto di routine, compiuto senza badarci troppo. Ma siamo proprio sicuri che non danneggi l’auto e soprattutto che sia davvero utile a rendere l’ambiente meno freddo? Qui di seguito un’analisi che molto probabilmente vi farà cambiare idea.
Va detto che la pratica ci riporta alle vetture con alimentazione a carburatore. Allora si suggeriva di tenere il veicolo in funzione per stabilizzare il flusso del carburante ed evitare guai in termini di accensione e prestazioni. Le automobili di nuova concezione, però, sono fornite di iniezione elettronica che si occupa di adattare il flusso alle temperature, per cui l’operazione è diventata superflua.
Oltre che inutile, tenere il propulsore acceso risulta pure dannoso per diverse ragioni: intanto provoca l’usura delle componenti meccaniche, in secondo luogo si verifica un’importante emissione di gas nocivi e non ultimo, si consuma benzina/gasolio, il che non è il massimo per il proprio portafoglio.
A questo proposito, stando ad una ricerca effettuata dalla ADAC, ovvero l’Automobile Club Tedesco, scaldare l’unità motrice a -10° C per quattro minuti, porta un utilizzo di 0,1 litri di carburante, senza inoltre dimenticare la dispersione di monossido di carbonio, polveri sottili e ossidi di azoto.
Bisogna inoltre stare attenti, perché riscaldare a freddo il motore può comprometterne il funzionamento a causa dell’olio lubrificante dilavato dalle pareti dei cilindri, da parte del carburante in eccesso, aumentando di fatto gli attriti. Ugualmente il lubrificante rischia di impiegare più tempo ad entrare in circolo perdendo efficacia.
Oltre a queste problematiche, il Codice della Strada la reputa un’infrazione. L’articolo 157 comma 7 bis impone il divieto di tenere in azione la vettura da fermi, con il solo scopo di raffreddarla d’estate e scaldarla d’inverno. Qualora colti in flagranza di reato dalle forze dell’ordine si può essere passabili di una multa che va dai 223 ai 44 euro.
Dunque, a fronte di quello che abbiamo detto, qual è la corretta procedura da seguire? Il consiglio è dopo aver girato la chiave di partire subito, ma senza spingere al massimo. Non vanno quindi effettuate manovre troppo brusche, per cui niente piede sul gas a manetta e neppure frenate degne della Formula 1. Questo almeno fino a quando il mezzo non ha raggiunto la temperatura ottimale. In generale, il processo è più rapido se si è in movimento. Allo stesso modo per i vetri, è sufficiente attivare il climatizzatore.
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