Che caos nel mondo delle auto: obbligate al richiamo quasi 2 milioni di modelli per grave difetto di fabbrica
Gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. Un vecchio adagio che nella vita di tutti i giorni torna sempre utile ma che, ultimamente, sembra sposarsi bene a quanto sta accadendo nel mondo delle quattro ruote. E non sono giorni semplici per uno dei grandi colossi dell’Automotive, costretto ad un maxi richiamo che coinvolgerà quasi 2 milioni di modelli potenzialmente difettosi. E di conseguenza costretto a trovare una soluzione in tempi rapidi.
Lo sa bene Tesla che ora si trova forzata ad affrontare l’ennesimo imprevisto dell’ultimo periodo. Dopo il lancio del tanto atteso Cybertruck, l’azienda di Elon Musk sta fronteggiando alcuni problemi produttivi. Problemi che ne rallentano la crescita e che costringono gli ingegneri Tesla ad intervenire prontamente.
Questa volta ad essere nel mirino del richiamo sono ben 1.610.105 modelli del marchio statunitense. Nello specifico le Tesla Model S e Model X importate e le Model 3 e Model Y prodotte in Cina nel periodo compreso tra il 26 agosto 2014 e il 20 dicembre 2023.
Che tipo di problema è stato riscontrato su questi modelli? In poche parole, le autorità cinesi hanno annunciato che Tesla dovrà intervenire quanto prima per risolvere un difetto relativo al software che regola l’Autopilot. Un difetto non da poco, visto che le funzioni connesse allo sterzo automatico potrebbero condurre ad incidenti seri.
Secondo il comunicato delle autorità locali, il problema riscontrato: “[…] aumenterebbe pericolosamente il rischio di collisione con altri veicoli e presenta diversi rischi per la sicurezza del conducente e dei suoi passeggeri”. Non solo: l’azienda di Elon Musk dovrà risolvere anche un problema relativo alla chiusura e all’apertura automatica delle portiere. Il rischio è che queste possano aprirsi in maniera anomala in seguito ad una collisione. O che, peggio, restino chiuse e finiscano con l’intrappolare chi all’interno.
Insomma, una gran mole di lavoro per i centri Tesla di Pechino e di Shanghai. Per risolvere le problematiche relative all’Autopilot e alle portiere automatiche, però, non ci sarà bisogno di portare l’auto in officina. L’intervento sarà effettuato a distanza con tecnologia OTA (Over the Air, ndr) e risolverà con un aggiornamento del software. Per i clienti interessati dal richiamo non sono previsti costi e oneri derivanti dall’intervento.
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