Ogni anno che comincia impone di onorare le scadenze e tra queste il bollo auto è una delle meno amate. Alcuni però non devono pagarlo
Anno nuovo, pagamenti vecchi perché ci sono appuntamenti che tutti gli automobilisti devono onorare. Uno è quello con la RC Auto obbligatoria per circolare. L’altro è quello con il bollo auto anche se è arrivata una novità importante: queste categorie non pagheranno.
Le scadenze del bollo auto sono prefissate. Per le auto nuove deve essere pagato entro un mese dalla loro prima immatricolazione. Per le altre, il termine invece scadrà in base al mese in cui sono state immatricolate, dall’anno successivo. Facendo un esempio, se comprerò un’auto il 15 gennaio di quest’anno avrò fino al 29 febbraio 2024 per pagare. Dal prossimo anno, la scadenza sarà entro gennaio ma con 1 mese di tolleranza.
Cosa succede a chi non paga nei termini giusti? Entro il primo anno dalla scadenza è previsto il ravvedimento operoso che consente di ridurre le sanzioni, con aumenti proporzionali. Chi paga nei primi 14 giorni dalla scadenza avrà un sovrapprezzo minore di chi lo fa dal 15° al 30° giorno dalla scadenza oppure dal 31° al 90° giorno dalla scadenza. Infine c’è il ravvedimento lungo va dal 91° alla fine del primo anno dalla scadenza.
Le sanzioni andranno dallo 0,1% al al 3,75%. Invece chi paga dopo un anno, ma entro la scadenza del secondo anno avrà una sanzione pari al 4,286% del totale. Chi paga dopo 2 anni dalla scadenza dovrà affrontare la sanzione ordinaria, pari al 30% della tassa dovuta.
Ma cosa succede invece a chi non paga affatto dopo 2 anni? Riceverà un avviso di accertamento da parte della Regione o dell’Agenzia delle Entrate che imporrà di pagare l’imposta più le sanzioni del 30% e gli interessi. Passati 60 giorni, la cartella diventerà definitiva e l’agente di riscossione potrà procedere a iscrivere uno dei mesi al fermo amministrativo oppure pignorare i beni come lo stipendio, il conto corrente o il quinto della pensione.
L’Italia sul bollo auto 2024 è divisa in due: in diciassette regioni, più le Province Autonome di Trento e Bolzano, il pagamento è incassato dagli uffici della Regione. In Veneto e in Calabria invece è gestito dall’Agenzia delle Entrate.
Il metodo più semplice per pagare è utilizzare il servizio Bollonet sul sito dell’Aci, oppure le agenzie di pratiche auto autorizzate e Poste Italiane con pagamento online. Inoltre ci sono i canali telematici di banche e istituti di credito, con home banking e app dedicate per gli smartphone. Basta collegarsi al sito bollo.aci.it e accedere tramite Spid, Carta d’identità elettronica o Carta nazionale dei servizi.
Ci sono regioni però che anche quest’anno hanno deciso di premiare alcuni automobilisti. Come la Basilicata che ha previsto uno sconto pari al 75% sull’importo per le vetture con alimentazione esclusiva a metano o GPL, mentre le bi-fuel pagano la tassa per intero. Inoltre è prevista un’esenzione dal bollo per i primi 5 anni dall’immatricolazione per veicoli ibridi o elettrici. Finito quel periodo, la tassa dovrà essere pagata totalmente.
Come avviane anche nel resto d’Italia, i veicoli con un’età pari o superiore e a 30 anni beneficiano di un’esenzione totale dal pagamento del bollo auto, a patto che non circolino su strade pubbliche. In quel caso, verseranno solo la tassa di circolazione pari a 25,82 euro. Infine sono esenti i mezzi intestati a persone che hanno a carico una persona disabile.
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