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Muore icona assoluta del motorsport, tifosi distrutti

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Davide Russo

L’intero mondo del Motorsport si è risvegliato con una pessima notizia. E’ scomparso, purtroppo, un ex pilota e dirigente

Il Motorsport, in base alle varie categorie, è un po’ come una classe di una scuola.  Al di là dei piloti in pista vi sono tantissimi attori non protagonisti che ricoprono un ruolo essenziale nella struttura di una squadra o dell’intera organizzazione. Se tra i piloti c’è una inevitabile rivalità, vi sono persone che non sono in competizione se non con loro stessi.

Tremendo lutto nel motorsport – Bicizen.it

Nel paddock è facile che si creino dei rapporti di amicizia, basati sulla stima e sulla condivisione dello stesso ambiente in giro per il mondo. In ogni weekend le facce che si incontrano  sono le stesse. La categoria regina del Motorsport, però, è cambiata tantissimo negli ultimi anni.

Nel motorsport attuale tutto è il contrario di tutto, ma vi sono uomini speciali che hanno conservato sempre la loro integrità. Purtroppo una di queste colonne portanti del Motorsport ci ha salutato. E’ morto, infatti, Gil de Ferran. Aveva solo 65 anni. Una notizia inaspettata che ha turbato l’intero ambiente dei motori.

La scomparsa di una icona del Motorsport

Gil de Ferran, come tanti suoi colleghi, ha iniziato a correre sui kart. Negli anni ’80 il brasiliano si era fatto notare subito per il suo innato talento. All’inizio degli anni ’90 esordì in F3 britannica, dopo aver dimostrato il suo valore anche nella Formula Ford americana. Chiuse la sua prima annata con tre trionfi e il terzo posto in graduatoria. Nel 1992 si impose nel campionato di categoria, attirando l’interesse anche dei boss della massima categoria del Motorsport.

Gil De Ferran in un’immagine di repertorio da pilota (Ansa) – Bicizen.it

Ai tempi, prima di arrivare in F1, il passaggio quasi obbligato era la Formula 3000. De Ferran gareggiò con la Stewart e registrò subito un successo alla seconda gara, chiudendo quarto in classifica piloti. Era palese a tutti che avesse le capacità di pilotare i bolidi di F1. L’Arrows gli diede la chance di testare una monoposto, ma il destino gli disse che non era il suo momento. Dopo aver provato con successo la vettura, al termine della giornata, una caduta ai box ha compromesso tutto.

Nel 1994 corse ancora in F3000, arrivando terzo. A quel punto De Ferran decise di provare il campionato americano perché dalla F1 non si era più palesato nessuno con un contratto. Accettò la corte di Jim Hall, boss di un team nelle Champ Car e, da rookie, vinse subito la prima corsa dell’anno. Campione del mondo nella Champ Car nel 2000 e nel 2001 e vincitore della 500 Miglia di Indianapolis 2003, de Ferran si è tolto grandi soddisfazioni negli Stati Uniti.

Dopo il ritiro dalle corse, nel 2005, il brasiliano è diventato direttore sportivo della BAR. Finalmente era arrivato il suo momento in F1, ma lasciò la squadra nel 2007 per puntare alla partecipazione del suo team alla American Le Mans Series. Nel 2014 De Ferran prese parte al primo campionato di Formula E. E’ tornato nel circus in qualità di direttore sportivo della McLaren. Dopo aver lasciato il team nel 2021, era tornato nel maggio scorso in qualità di consulente.


L’annuncio sui social del team di Woking ha lasciato i fan impietriti. “Tutti gli elementi della McLaren Racing sono scioccati e profondamente addolorati nell’apprendere che abbiamo perso un amato membro della nostra famiglia McLaren. Inviamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e ai cari di Gil de Ferran. Gil era una parte importante e integrante del nostro team. Era una forza eccezionale in pista e fuori e ha avuto un impatto forte su tutti coloro che hanno gareggiato e lavorato al suo fianco. Mancherà a tutti i membri della McLaren Racing“.

Davide Russo

Laureato in Giurisprudenza, appassionato delle leggi dei motori. Davide ha iniziato a collaborare con diversi web magazine italiani, spaziando dal Motorsport all’Automotive, con un occhio alle innovazioni e l’altro alle curiosità storiche. Ha un pensiero che è diventato uno stile di vita: “I believe that everyone has a calling, motorsport is my true passion!”.

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