Ci sono novità importanti in merito al caro carburanti che ha messo in ginocchio tanti italiani negli ultimi mesi. Lo scenario è davvero inaspettato.
Il caro carburanti è un problema che ormai da tempo si ritrovano ad affrontare tantissimi italiani. Lo scorso anno era stato attenuato solo in parte dal taglio delle accise, provvedimento voluto dall’ex premier Mario Draghi. Grazie a quella norma era possibile risparmiare circa 30 centesimi al litro in fase di rifornimento, riuscendo così ad avere una lieve boccata d’ossigeno.
Giorgia Meloni, però, già poco tempo dopo il suo insediamento a Palazzo Chigi ha ritenuto quella misura non sostenibile con conseguente e inevitabile risalita dei prezzi al distributore.
L’esecutivo attuale aveva pensato che rendere obbligatorio un cartello alle stazioni di servizio che permettesse di confrontare il prezzo applicato con quello medio in quel territorio potesse servire a ridurre le speculazioni, ma così non è stato.
Ora che le restrizioni legate al Covid sono ormai un ricordo sono diverse le persone che stanno approfittando delle festività pre e post natalizie e della chiusura delle scuole per godersi qualche giorno lontano da casa. C’è chi ha scelto mete lontane e da sogno e chi invece ne approfitta per concedersi un pò di relax in Italia e staccare così la spina in attesa di tornare al lavoro.
Caro Carburanti: una notizia davvero inaspettata
In tanti temevano però che questo periodo, come capita spesso quando sono previsti ponti e festività, potesse coincidere ancora una volta con l’ennesimo aumento da sostenere in fase di rifornimento. E invece così non sarà.
Almeno per ora, infatti, non sembra esserci alcun rialzo dei prezzi in tutto il territorio. Il prezzo medio nazionale della verde al self service, infatti, si aggira intorno a 1,765 euro al litro, mentre quello del gasolio viaggia a 1,732 euro al litro, sulla base delle ultime rilevazioni effettuate. Una differenza davvero evidente rispetto al passato che non si registrava addirittura dal dicembre 2022.
Insomma, i tanto odiati 2 euro al litro, che si sono rivelati uno spauracchio per tantissime persone in estate, ora sembrano finalmente parte del passato. Non resta che attendere per capire se questo possa essere solo un cambiamento momentaneo o se il 2024 porterà con sé una svolta importante anche in questo ambito.
Avere un prezzo in fase di riferimento più basso non può che rappresentare un sollievo per gli automobilisti stremati da mesi per il caro carburanti. Tuttavia, l’esborso può però essere minore anche mettendo in atto una serie di comportamenti che possono rivelarsi provvidenziali e che possono consentire di avvertire meno il peso di questa voce di spesa così importante.
Innanzitutto è importante pianificare il percorso, specialmente se si sta raggiungendo una località dove non si era mai stati prima. Sbagliare strada e girare sempre nella stessa zona, infatti, comporta non solo una perdita di tempo, ma anche di benzina perché porta a stare in viaggio anche quando non sarebbe necessario.
Altrettanto determinante è scegliere il momento giusto in cui partire. Farlo nelle ore di punta porta a dover continuamente fermarsi e ripartire, mossa che incide anche sui consumi.
In autostrada sarebbe consigliabile non andare troppo veloce, scendere dai 130 km/h regolamentari a 115 km/h effettivi può abbassare i consumi del 20-25%. Non si dovrebbe inoltre mai trascurare la manutenzione della vettura, che può avere un’influenza anche su questo aspetto: si dovrebbero verificare almeno ogni due settimane le pressioni di gonfiaggio dei pneumatici e rispettare le scadenze per il tagliando.