Vedere una Bugatti fa sempre un certo effetto, figurarsi in casi come quello meno probabile: il motivo assurdo che stiamo per scoprire nelle prossime righe per cui l’hanno presa.
“Parli di ferrari e ti emozioni, parli di Lamborghini e sorridi, parli di Bugatti e ti metti giacca e cravatta per salirci sopra”: Ok, forse non è un detto da prendere troppo seriamente, ma in ogni caso l’eleganza, il lusso e le prestazioni delle automobili di questo incredibile marchio sono a dir poco proverbiali in tutto il mondo.
E, ovviamente sono degni di nota anche i prezzi delle vetture, che riescono facilmente a sfondare – spesso e volentieri – il muro del milione di euro. Il che le rende molto rare e difficili da acquistare per la stragrande maggioranza della popolazione mondiale.
In ogni caso, la loro unicità non è legata soltanto ed esclusivamente al prezzo d’acquisto e alle poche unità prodotte, ma anche alla grandissima cura estetica ed alla tradizione storica di alcuni particolari modelli. In questo articolo ne vedremo uno veramente molto particolare, usato per uno scopo che non avremmo mai potuto sospettare.
Bugatti, così mai vista: i dettagli
Di Bugatti esistono molti modelli storici e particolari, ma oggi parleremo di un veicolo ancor più particolare e unico delle sue ‘sorelle’. Ci riferiamo alla Bugatti Baby II, un modello elettrico presentato nel 2019 dalla casa madre francese. Perché vi diciamo questo? beh, perché nel fine settimana che andava dal 28 al 30 gennaio 2022 è tornato sotto forma di safety car ben 60 anni dopo dal momento in cui l’originale Baby II ha gareggiato al GP Ice Race in Austria. L’automobile in questione è una vettura a zero impatto ambientale in scala 75% sviluppata in collaborazione con Little Car Company e proposta in circa 500 unità complessive.
Inoltre, ogni esemplare viene costruito a mano e raggiunge una velocità massima di 68 chilometri orari. Questa vettura si basa sulla Bugatti Type 35, un’auto che inaugurò questo specifico evento nel 1960 al fianco di due motociclette e un aereo che volava a bassa quota. La Bugatti ha schierato oltre due anni fa anche una Type 51 che ha corso al GP Ice Race nel ’60.
Per quanto riguarda l’esemplare utilizzato in qualità di safety car non fosse un veicolo nel senso stretto del termine, rimane una cosa interessantissima da sapere; disponeva in effetti del pacchetto Ice Spec che include: speciali pneumatici, luci di emergenza e differenziale a slittamento limitato. Si tratta di una specie di ritorno al passato per l’azienda francese, che tutto sommato si è presentata al ritorno in scena in maniera modernizzata ma non esasperata. Per quanto l’auto utilizzata fosse elettrica, non dubitiamo che fan e appassionati abbiano comunque apprezzato la sua presenza.