Tecnologia e Auto, un binomio ormai indissolubile. Attenzione però alle possibili conseguenze come in questo caso
Molte comodità odierne per gli automobilisti sono rese possibili dall’esistenza della tecnologia che può facilitare non solo le modalità di guida ma anche dei servizi connessi alla mobilità. Il problema tuttavia è legato al fatto che qualsiasi tecnologia o strumento informatico può incorrere in problematiche di non poco conto se intervengono gli hacker che forse, ancora più dei ladri di automobili, sono le nuove minacce per i proprietari di vetture.
Tra le tante innovazioni utili per gli automobilisti esistono numerose app come le più celebri Waze o Google Maps, utili per la navigazione e la ricerca di itinerari e non solo. Tra le app per auto più utilizzate in Italia c’è anche Easy Park, un’applicazione che consente al guidatore di risparmiare tempo nella ricerca e nel pagamento del parcheggio, laddove il servizio è attivo.
Con l’uso Easy Park è possibile pagare dallo Smartphone la tariffa per la sosta ed accadere a molti altri servizi. Per farlo è necessario registrarsi all’applicazione e comunicare un metodo di pagamento consentito, necessario per completare le varie operazioni richieste. Unico problema, come tutte le app che contengono dati sensibili anche questa è stata presa di mira da hacker senza scrupolo alcuno.
Dati a rischio, Easy Park prende provvedimenti
Stando a quanto comunicato da Easy Park, l’applicazione sarebbe stata vittima di un attacco hacker molto grave che l’ha portata ad intervenire subito per evitare fughe di dati: “Il 10 dicembre 2023, abbiamo scoperto di essere stati vittime di un attacco informatico. L’attacco ha comportato la violazione di dati non sensibili dei clienti”, si legge direttamente sul sito ufficiale.
Il post prosegue spiegando che il reparto che si occupa della sicurezza dell’app si è prontamente attivato prendendo ogni misura necessaria per fermare sul nascere il tentativo di furto dei dati dei clienti. L’attacco hacker ha comportato il furto e l’appropriazione di dati sensibili da parte degli utenti, compresi quelli di carte di credito e altri metodi di pagamento.
Riguardo quest’ultima fattispecie, tuttavia, Easy Park assicura che “Nessuna combinazione di questi dati rubati può essere utilizzata per effettuare pagamenti”, in quanto visibili solo in modo parziale.
Easy Park precisa inoltre che il furto di dati avvenuto una decina di giorni fa sarebbe circoscritto. In ogni caso, Easy Park – sempre tramite il loro messaggio consultabile sul sito della compagnia ovviamente – invita comunque a diffidare di mail e messaggi sospetti che possono essere ulteriori tentativi dei criminali di accedere ai dati sensibili.