Farlo all’esame della patente? Sarebbe un grosso errore, poco importa di quanto ti senti sicuro di te stesso. Un gesto può davvero rovinarti
Prendere la patente, che sia la A1, la più diffusa B o anche quella nautica, è una tappa importante nel percorso di crescita personale-professionale. Se dotarsi dell’ambito documento è l’ambizioni di molti, non tutti sono in grado di passare l’esame al primo colpo. Anzi, a dirla tutta, se per voi è stato così rientrate in una cerchia di “fortunati”.
Secondo i dati raccolti negli ultimi anni, si stima che una persona su quattro venga bocciata almeno una volta all’esame teorico della patente che dovrebbe essere più semplice della prova pratica su strada, con quest’ultima che vanta molte più incognite con vari imprevisti che possono sopraggiungere mentre state guidando con l’istruttore e l’esaminatore a fianco.
Questi poi sono solo dati relativi al nostro paese, in alcune nazioni europee la situazione è anche peggiore, ma non parleremo di questo oggi. Infatti, vogliamo ricordarvi soltanto che per quanto possa essere dura e per quanto vogliate ad ogni costo l’ambita patente, andare troppo oltre e provare qualche trucchetto pur di conseguirla potrebbe costarvi caro. Il gioco, insomma, vale davvero la candela?
I rischi all’esame per la patente
Sembra che la soluzione più basilare – ossia copiare come a scuola – per superare l’esame teorico sia anche la più rischiosa. Si, è proprio così che fanno molte persone, dai bigliettini, classico strumento tra i banchi di scuola fino a veri e propri auricolari nascosti con cui qualcuno può suggerire all’esaminando le risposte corrette sul test.
Questi sistemi sono diffusissimi, basta un giro online infatti cercando le parole chiave “patente” e “copiare” per scoprire quanto il sistema sia capillare nel nostro paese. Per la precsione, sapete cosa vi succede se venite sorpresi a copiare in qualsiasi modo durante l’esame teorico della patente di guida?
Fino all’anno 2020, il reato che si configurava per chi copia durante un esame ufficiale come questo era Falso ideologico in atto pubblico per induzione: una recente revisione del codice però ai sensi della legge 475/1925 ha riconfigurato il reato in un altro modo: l’ipotesi di reato diventa quindi Falsa attribuzione di lavoro altrui.
Questo insomma è molto simile al trattamento per chi copia durante un concorso pubblico: parliamo di un vero crimine con una punizione esemplare che, in questo caso specifico, potrebbe portare il reo a tre mesi o un anno di reclusione con pena minima di sei mesi. Insomma, non andrete dal preside e non prenderete una nota come ai tempi del liceo: ne vale la pena?