Continuano i problemi in casa Ford, con un modello che ora dovrà essere richiamato per evitare un serio rischio di incendio.
Il 2023 non sarà di certo ricordato come l’anno migliore per la Ford, con il colosso statunitense che ha dovuto fare i conti con una serie di problematiche che ne hanno rallentato la produzione. A peggiorare il tutto ci pensa un nuovo maxi richiamo, non il primo dell’anno, a causa di un incredibile problema che rischia di causare un incendio.
Tra i vari problemi con i quali ha dovuto convivere la Ford in questo 2023 vi è di sicuro lo sciopero che ha coinvolto i metalmeccanici della sede di Detroit. Il problema era legato al fatto che le industrie automobilistiche sul suolo statunitense, dunque anche General Motors e il Gruppo Stellanis, avevano proposto un contratto considerato insufficiente dai lavoratori.
Questo ha scatenato l’ira del sindacato UAW, ovvero Union Auto Workers, con quest’ultimo che ha portato a diverse settimane di sciopero, fino a quando non si è trovato un accordo. Ford ha perso grosse somme in Euro in questo periodo, tanto è vero che è stata costretta anche a ridurre la produzione di auto elettriche.
Al momento infatti, il pick-up F150 Lightning non sta decollando come ci si aspettava, dunque i rischi di perdere capitale si fanno sempre più ingenti. A quanto pare non sono solo le vendite a creare problemi. Anche la sicurezza di un modello elettrico molto importante sembrerebbe presentare delle lacune importanti.
Ford Explorer: incredibile problema alla batteria
Il lancio della Ford Explorer era stato visto come un grande avvicinamento della casa statunitense al mondo elettrico, con questo modello che ora è diventato completamente a impatto zero, ma inizialmente era venduto solo nella variante plug-in. In Italia giunse nel 2021. L’auto attirava moltissimo anche per il grande potenziale tecnologico.
Tra gli optional, il display da 10,1 pollici, oltre a diversi sistemi di guida molto innovativi in modo tale da venire incontro alle esigenze del guidatore, in base alle varie situazioni; Il costo partiva da 81mila Euro, dunque non una cifra esigua, tutto considerato.
Il pezzo forte del mezzo? Sicuramente, il motore. La batteria la si può caricare infatti in appenai 5 ore e mezzo, ma quello che ha dell’incredibile è che è proprio questo aspetto che ha portato la Ford a effettuare un maxi richiamo che avrà sicuramente delle gravi conseguenze.
Dalla Germania infatti, come si evince da sicurauto.it, sono iniziati una serie di controlli da parte della Commissione Europea sul portale Safety Gate e a quanto pare, la Ford Explorer plug-in presenta un problema di sicurezza della batteria. Questa infatti sarebbe ad alta tensione, il che rischierebbe di causare un cortocircuito che rischia nei casi peggiori di portare l’automobile in fiamme. La responsabilità è di un difetto della batteria agli ioni di litio e coinvolge tutti i modelli Explorer plug-in prodotti tra il 9 luglio 2019 e il 16 marzo 2023. Un duro colpo per la Ford.
Ora, i modelli richiamati verranno controllati a fondo: certo che non ci sono ancora stati casi accertati di incendi accidentali, meglio comunque prevenire che curare in questi casi.