Alessio Salucci, per tutti Uccio, racconta la una carriera. Tante le difficoltà affrontate, tra l’amicizia con Valentino e i ruoli che ha ricoperto
Il mondo della MotoGP può essere massacrante. La vita dei piloti e dei team è piuttosto stressante, sponsor e soldi accompagnano la vita del paddock e questo rende tutti concentrati sull’obiettivo. Portare a casa risultati può risultare talvolta un impegno logorante, anche se non guidi una moto.
Ne sa qualcosa Alessio Salucci, per gli amici “Uccio”, storico amico e assistente di Valentino Rossi, oggi direttore del team VR46. La sua, però, non è stata una carriera facile. Stare al fianco del pilota simbolo di questo sport è stato stancante e, spesso, soggetto a critiche. Uccio ha commentato il suo percorso ai microfoni di Sky, dove ha analizzato le critiche che ha ricevuto e le difficoltà che ha dovuto affrontare quando era considerato solo l’amico di Valentino Rossi.
“Avevo solo 19 anni e le persone mi criticavano, questa cosa mi dava fastidio. Quando sono cresciuto, poi, intorno ai 23-24 anni ho iniziato a chiedermi cosa stessi sbagliando. Poi, però, mi sono detto che stavo solo facendo il mio lavoro per Valentino e per questo sport“, ha commentato Salucci.
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“Mi dava fastidio che ero considerato da tutti un parassita. Perchè tutti venivano definiti assistenti e io no? Mi sono sempre considerato una persona fortunata, e questo è sempre stato uno dei miei punti di forza“, ha continuato Salucci.
Le difficoltà di Uccio sono sempre state legate all’idea che gli altri avevano di lui. Ma Alessio Salucci ha sempre lavorato come tutti gli altri, pagando le conseguenze degli errori e portando a casa successi come un qualunque membro del team. “Se non avessi lavorato bene sarei rimasto a casa, come tutti, insomma“, ha proseguito.
Uccio ha poi commentato il suo rapporto con Valentino Rossi, un’amicizia storica. “Quando vivi certe emozioni insieme, per forza di cose il rapporto si fortifica. Ci sono cose che hanno dato forza sia a me che a lui e sono molto contento che spesso mi ha dato ascolto. Mia madre mi diceva spesso che dopo una settimana con lui avrei dovuto passare del tempo con lei, e invece ci rincontravamo al bar”, ha concluso Uccio.
Parole importanti, che testimoniano tutto il lavoro svolto da Alessio Salucci nel corso della sua carriera e un legame di amicizia che durerà per sempre.