Claudio Marchisio è stato un calciatore di assoluto livello, centrocampista della Juventus e della Nazionale. Oggi però ha deciso di intraprendere una nuova sfida molto stimolante.
Amatissimo dai tifosi bianconeri, il “principino”, così lo chiamavano, è stata una delle ultime grandi bandiere del calcio italiano. Nel corso della sua carriera ha conquistato il cuore di milioni di tifosi.
Nato a Torino il 19 gennaio del 1986 cresce nelle giovanili della Juventus ottenendo subito ottimi risultati. Nella stagione 2006/07, quella del post Calciopoli, ha l’occasione di giocare in bianconero in Serie B anche con una certa continuità. L’anno dopo viene prestato all’Empoli, insieme a Sebastian Giovinco, e debutta in Serie A.
Dall’anno dopo la squadra bianconera capisce che non potrà fare più a meno di lui. In tutte le competizioni Claudio colleziona 389 gettoni e 37 reti in bianconero, comprese finali di Champions e sei Scudetti di fila. Un brutto infortunio al ginocchio ne pregiudica l’ultima stagione e lo porta a volare allo Zenit San Pietroburgo, dove capirà che la sua carriera è ormai finita. In tutto ha collezionato 55 presenze in Nazionale segnando anche 5 gol.
Claudio Marchisio cambia vita
Claudio Marchisio ha deciso di cambiare vita. A raccontarlo è lui stesso, che svela come sia siano trasformate molte cose da quando ha annunciato l’addio al calcio giocato. Certo il football rimarrà per sempre nel suo cuore, ma oggi ha riscoperto anche altri lati dello sport un tempo sopiti.
In un’intervista a Bicidastrada.it Claudio ha spiegato così il suo approccio al ciclismo: “Ho iniziato per esigenza. In carriera utilizzavo la bici da spinning durante gli allenamenti in palestra per defaticamento o riabilitazione. La bici era qualcosa che pur piacendomi avevo usato seriamente solo da ragazzino. Quando ho smesso di giocare, per un problema alla cartilagine del ginocchio destro, ho dovuto abbandonare anche la corsa. La bici è stata la scelta più naturale per mantenermi in forma e salvaguardare il ginocchio”.
C’è stata poi un’evoluzione, Claudio spiega: “Ho scoperto nella bici la possibilità di tornare a spingere e a forzare i miei limiti come non potevo più fare in campo e questa è una delle cose che mi ha catturato”.
E non finiscono qui le emozioni per Claudio: “Mi sono reso conto che oltre a fare del bene al fisico la bici mi permetteva di scoprire il territorio attorno a me in un modo decisamente diverso. Ritrovarsi a fare sport tra panorami meravigliosi, magari a poca distanza di posti che frequenti da sempre, è una delle magie di questo sport”.